La sfida tra Apple e Microsoft vede in crisi il colosso di Redmond che per la prima volta ammette un calo delle vendite mentre Apple continua a salire.
Nel trimestre che termina con Marzo, Microsoft ha venduto molte meno copie desktop di Windows; il 24% in meno rispetto all’anno scorso.
Microsoft giustifica questo calo per il mancato conteggio in questi dati delle prevendite di Windows Vista e dell’update da XP a Vista.
In molti però sollevano dubbi sulle motivazioni di Microsoft e danno la colpa del calo allo scarso successo di Vista.
Non è infatti un mistero che molti produttori stanno continuando a vendere PC con Windows XP preinstallato, probabilmente dopo aver raccolto le numerose petizioni che chiedevano a Microsoft di non abbandonare XP per il nuovo sistema operativo.
Petizioni che probabilmente hanno convinto anche la stessa Microsoft a rilasciare un nuovo Service Pack per XP.
Negli stessi mesi le vendite di Mac sono cresciute del 51% (probabilmente anche grazie alla recente uscita di MacOSX 10.5 Leopard) strappando sicuramente molti clienti a Microsoft.
Ma Apple non è probabilmente l’unico competitore pericoloso per Microsoft; Linux, in particolare Ubuntu, con i suoi costi estremamente ridotti si sta rivelando un avversario più pericoloso del previsto, soprattutto quando è preinstallato in computer di successo come l’Eee PC di Asus (non Ubuntu ma Linux) o comunque di marca come HP, Dell e Lenovo.
Microsoft punta già a Windows 7 per recuperare, ma nel frattempo deve fare i conti con la crescita del Mac (con utenti disposti a pagare di più per un prodotto che considerano migliore) e Linux (un prodotto maturo a prezzo stracciato).
Forse, per la prima volta, il dominio di Windows comincia a vacillare.