Windows 9 potrebbe essere l’ultima versione standalone del sistema operativo Microsoft. L’azienda di Redmond avrebbe deciso di rilasciare aggiornamenti frequenti che, oltre alle patch di sicurezza, includono nuove funzionalità. Se le indiscrezioni che arrivano dalle fonti contattate da Mary Jo Foley di ZDNet si riveleranno esatte, non ci saranno Windows 10, 11, 12 e così via, ma verranno distribuiti update mensili per Threshold.
Microsoft potrebbe quindi soddisfare le richieste dei power user, i quali chiedono il rilascio rapido di nuove versioni di Windows. Un primo indizio relativo agli aggiornamenti incrementali è stato scoperto nelle recenti build di Windows 9 (ricordiamo che il nome non è ufficiale). Nella Technology Preview, che verrà distribuita a fine settembre, è stato inserito un pulsante nella sezione di Windows Update che permette di installare l’ultima versione disponibile. Le aziende però preferiscono avere più tempo per testare la compatibilità delle proprie applicazioni con il sistema operativo. Non è chiaro quindi come Microsoft riuscirà a conciliare le diverse esigenze dei suoi clienti.
Un’altra incognita è rappresentata dal modello di business che verrà adottato per Windows 9. Microsoft chiederà la sottoscrizione di un abbonamento per ricevere gli update oppure gli aggiornamenti saranno gratuiti, nella speranza di convincere gli utenti a pagare per gli altri software e servizi? In base alle indiscrezioni di fine giugno, Threshold potrebbe anche essere gratuito per gli utenti Windows 7 e Windows 8.1. Attualmente, gli OEM possono installare Windows Phone e Windows (sui tablet con display inferiore ai 9 pollici), senza nessuna licenza.
La Technology Preview di Windows 9 sarà compatibile solo con dispositivi Intel-based (architettura x86). Entro febbraio 2015, Microsoft distribuirà una versione ARM che potrà essere installata su smartphone e non includerà il desktop.