Windows Vista è sempre sotto attacco

Windows Vista è sempre sotto attacco

Pare proprio non volersi placare la bufera che da ormai un anno si abbatte su Windows Vista. Dopo le campagne di downgrade, dopo critiche subite da ogni parte, dopo petizioni proposte ancora prima di vedere il SP1, Windows Vista deve fronteggiare i sempre più insistenti rumor che vogliono molto più vicina del previsto la prossima release del popolare OS: Windows 7.

Secondo i piani ufficiali Microsoft Windows 7, successore di Windows Vista e portatore (in teoria) delle tante novità che già dovevano essere incluse in Vista, doveva uscire sugli scaffali per la seconda metà del 2010.

Tuttavia, secondo sempre più diffusi rumors, pare che Windows 7 sia in realtà molto più vicino di quanto si pensi, addirittura potrebbe uscire nella prima metà del 2009: con un anticipo di oltre un anno.

Secondo molti si tratterebbe di una corsa ai ripari da parte di Microsoft che avrebbe preso coscienza dell’insuccesso di Windows Vista e starebbe cercando rimedio nel fare uscire il prima possibile una versione “rispettabile” di Windows.

I sostenitori di questa tesi citano il caso di Windows ME, che durò ben poco ed è ricordato come il peggior OS Windows della storia che sancì il definitivo passaggio, anche per gli OS consumer, dai 16 ai 32 bit puri.

Personalmente ritengo poco credibile che Microsoft si stia affannando a sfornare così tanto prima del previsto il prossimo sistema operativo. Innanzitutto Vista è troppo giovane per essere giudicato, a maggior ragione che non è ancora uscito il SP1. A chi cita il caso di Windows ME ricordo che anche allora Windows 2000, oggi ricordato come uno dei migliori OS, raggiunse la maturità solo col SP1. In secondo luogo va inoltre ricordato che Microsoft ha ufficialmente smentito di voler accorciare il ciclo di sviluppo di Windows 7, gelando sul nascere le varie supposizioni.

Windows Vista è certamente pieno di problemi e falle che, in gran parte, sarebbe stato possibile evitare, soprattutto dati i lunghi tempi di sviluppo. Tuttavia non ritengo che ci si trovi di fronte ad un nuovo “caso Windows ME” o, quanto meno, è certamente troppo presto per dirlo. Aspettiamo di vedere il Service Pack 1 e, solo allora, potremo trarre qualche conclusione.

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