Non c’è buyback che regga: quando la comunità finanziaria non ha notizie certe ed inizia a sentire odore di ritardi i titoli cadono ed il pessimismo pervade la piazza. È successo, nuovamente, nella giornata di ieri con Microsoft, gruppo che ha trascinato dietro di sè tutti i titoli tecnologici con Google a -0.80%, eBay a -2.99% e Yahoo a -0.74%. Per Microsoft a fine giornata il rallentamento è nell’ordine del -2.05%.
I motivi dello stop sono da ricercarsi nella mancata comunicazione di una data precisa per l’uscita di Windows Vista. Ancora una volta, ad esplicita domanda, il co-presidente della divisione piattaforme e servizi Kevin Johnson ha glissato: nessun ritardo sarebbe previsto (e questo è il lato positivo della risposta), ma tra le righe è fin troppo semplice interleggere ancora dubbi circa lo stato di avanzamento dei lavori. Secondo le dichiarazioni raccolte da Reuters il responsabile Microsoft avrebbe asserito: «metteremo in commercio il prodotto quando sarà pronto e ci stiamo arrivando a piccoli passi». Ancora una volta la necessaria qualità è il paralume dietro cui Microsoft nasconde la propria roadmap, ma per la comunità finanziaria la cosa rappresenta un nuovo momento di indecisione immediatamente pagato a caro prezzo al muro del pianto di Wall Street.
Vista è slittato di un anno prima, di qualche mese poi, di qualche settimana ancora ed ora non si hanno più notizie di quella che dovrebbe essere l’uscita di inizio 2007 (Novembre 2006 in ambito corporate). Ogni mese di posticipo significa per Microsoft perdite nell’ordine di centinaia di milioni di dollari (400 mln circa), ma il gruppo ha già esplicitato di voler ignorare tale aspetto per arrivare all’appuntamento con un prodotto altamente competitivo in grado di ridare al gruppo lo smalto perso sotto gli attacchi di Apple, di Google e di Firefox.
Per il 2007 i risultati sono attesi in importante aumento con la scia che dovrebbe prolungarsi ed accentuarsi nel 2008 ed oltre. Secondo le ultime previsioni il 2007 identificherà per il gruppo una crescita tra l’8% ed il 10% ma la debolezza del momento non è compensata neppure dal buyback da 20 mln di dollari in atto: gli stakeholders vogliono buone notizie, invece in cambio ottengono rinvii. E senza certezze i mercati piangono. Per questo motivo Steve Ballmer avrebbe smentito nuove acquisizioni, non vedendo in questo tipo di annuncio alcun effetto positivo per nessuno: nuove acquisizioni verranno portate avanti in quanto già in preventivo, ma per il momento tutto è fermo per dare la precedenza alle necessità dell’universo Vista.