Il supporto per Windows XP è stato interrotto circa un anno e mezzo fa. Dall’8 aprile 2014 Microsoft non rilascia più patch di sicurezza per il vecchio sistema operativo, ma ci sono molte aziende che per vari motivi non hanno effettuato l’upgrade a Windows 7 o Windows 8.1 (e quindi a Windows 10). La nota software house Bitdefender ha rilevato che Windows XP è ancora molto diffuso tra le PMI dell’Est Europa.
In base ai dati pubblicati da Net Applications e relativi al mese di agosto, Windows XP possiede un market share del 12,14%. Analizzando la telemetria raccolta dai suoi antivirus, Bitdefender ha rilevato percentuali molto più alte tra le piccole e medie imprese dell’Europa orientale. Il gruppo dei “nostalgici” è guidato dall’Ucraina (41,2%), seguita da Ungheria (37,5%), Romania (34%), Polonia (24,05%) e Repubblica di Moldavia (18,7%).
Nonostante i rischi legati alla sicurezza, dovuti all’assenza di patch per le vulnerabilità scoperte, la software house crede che il passaggio ad un sistema operativo più moderno sia principalmente ostacolato da problemi di compatibilità. In pratica, le applicazioni legacy non funzionano con Windows 7 e Windows 8.1. Non sempre esiste una versione aggiornata dell’applicazione e, se esiste, è necessario acquistare una nuova licenza. Soprattutto nel settore pubblico, ciò comporta elevati costi di upgrade per software e hardware, oltre ad una diminuzione della produttività durante il periodo di transizione.
Un portavoce Microsoft in Romania ha dichiarato che le stime sul market share di Windows XP sono sensibilmente più basse di quelle effettuate da Bitdefender. L’azienda non ha tuttavia rilasciato dati numerici.