Windows 8.1 ha incrementato di poco la sua quota di mercato avvicinandosi quasi al 6%, mentre Windows XP ha perso solo 1,40 punti percentuali nel mese di aprile. Sono queste le due novità rese note da Net Applications, che ha pubblicato i dati relativi alla diffusione dei sistemi operativi desktop. Entrambe potrebbero essere considerate positive da Microsoft, ma in realtà l’azienda di Redmond avrebbe sicuramente preferito risultati più clamorosi. Minime variazioni sono state invece rilevate per Mac OS X e Linux.
Nonostante la patch “eccezionale” rilasciata ieri sera, il supporto per Windows XP è terminato ufficialmente l’8 aprile. In un mese, la quota di mercato del vecchio sistema operativo è diminuita dal 27,69% al 26,29%. Si tratta di 1,40 punti percentuali in meno, ma la diffusione rimane ancora piuttosto alta. Grandi aziende e governi hanno sottoscritto contratti milionari con Microsoft per ricevere aggiornamenti durante il periodo di transizione verso Windows 7 o Windows 8.1, quindi il market share di Windows XP non scenderà molto nei prossimi mesi.
In ogni caso, dai dati forniti da Net Applications si evince che gli utenti preferiscono effettuare l’upgrade a Windows 7. La sua quota di mercato è infatti aumentata dello 0,50% dal 48,77% al 49,27%. Windows 8.1 ha raggiunto il 5,88% (+0,99% rispetto a marzo), ma considerando anche Windows 8 (-0,05% dal 6,41% al 6,36%), il market share complessivo è pari al 12,24%, non molto alto se si tiene conto che i due sistemi operativi sono sul mercato da 6 e 18 mesi, rispettivamente. La situazione potrebbe migliorare entro fine anno, quando tornerà il menu Start, rendendo meno traumatico il passaggio da Windows 7.
Microsoft conserva il monopolio del mercato con il 90,80%, in leggera discesa rispetto a marzo (-0,14%). Le quote di OS X e Linux sono invece stazionarie: 7,62% (+0,05%) per il primo e 1,58% (+0,09%) per il secondo.