Woot, a distanza di pochi giorni dalla cessione ad Amazon, si rende protagonista di una piccola grande vendetta nei confronti della Associated Press. La vendetta giunge tramite il blog del gruppo, formulata con estrema simpatia, ma pone sull’agenda un tema di grande importanza sul quale AP sta per pagare la stessa moneta che ha preteso all’intera rete.
Nei mesi passati la Associated Press ha formulato un vero e proprio prezzario per tutte le citazioni che blog e siti di news avrebbero compiuto in relazione a contenuti firmati AP. Il principio dell’agenzia è quello per cui la tutela dei contenuti parte dalla tempistica di fruizione e dall’ostruzionismo necessario per ritardare le pubblicazioni monetizzando le anteprime. Ma è questo un principio bocciato dai meccanismi della rete, ove un prezzo per un link è qualcosa che mal si sposa con la libertà di espressione e con il mondo “liquido” in cui le informazioni nuotano.
Woot ha così colto la palla al balzo. Nel momento in cui il gruppo è stato ceduto ad Amazon, infatti, un apposito comunicato è stato pubblicato sul blog del gruppo indicando i dettagli e pubblicando anche un simpatico filmato con una musica rap incisa per l’occasione. Associated Press ha immediatamente ripreso la notizia e, citando il blog, ha rilanciato le parole di giubilo provenienti dal gruppo. AP, insomma, ha citato un contenuto altrui rilanciandolo per dovere di informazione: AP, cioè, ha fatto ciò per cui pretende da altri il pagamento di un prezzo prestabilito.
Woot ha così semplicemente ribaltato la policy AP contro la AP stessa: sulla base della lunghezza della citazione e delle regole imposte dalla Associated Press, Woot chiede all’agenzia la cifra esatta di 17.50 dollari. In gesto di disponibilità, inoltre, la tariffa è commutata ed il gruppo si rende disponibile al perdono se la Associated Press acquisterà un paio di auricolari Sennheiser (il prodotto del giorno in vendita sul sito ora di proprietà Amazon).
Chi la fa, l’aspetti: Woot oppone simpatia e generosità alla prova i forza con cui la Associated Press ha sfidato il Web. AP non può che incassare il colpo e… acquistare un paio di auricolari.