Worldcoin, la crypto creata dal fondatore di ChatGPT, non ha ricevuto un bel “buongiorno” oggi, il 23 maggio, quando ha ricevuto la notizia di dover cessare la sua attività di creazione di identità digitale a Hong Kong.
Gli enti regolatori hanno infatti definito questa pratica eccessiva, non necessaria e lesiva per la privacy degli utenti, per questo è stato deciso di fermare la cosa. Ovviamente non è stata un’accusa digerita molto bene dal fondatore di Worldcoin Sam Altman, il quale ha dichiarato che l’azienda ha sempre rispettato le regole e che non è chiara la ragione di questo cambio di rotta.
Per chi non lo sapesse, Worldcoin punta a creare una identità digitale universale attraverso lo scan facciale e dell’iride degli utenti che decidono di voler partecipare al progetto. Questo è certamente un qualcosa di molto invasivo, ma non più di altri sistemi che già popolano il mondo moderno.
Sicuramente però, dopo le svariate accuse a ChatGPT stessa di violazione della privacy che hanno portato, in casi estremi come in Italia, alla sospensione del servizio, non è certo una situazione troppo piacevole per Sam Altman e la sua crew.
Cosa significa questo stop per Worldcoin
Il punto davvero fondamentale è capire però cosa significhi questo stop per Worldcoin in generale, dato che si tratta di una presa di posizione molto importante da parte di un ente regolatore.
Allo stato attuale dei fatti però, possiamo definirlo come un campanello d’allarme per Worldcoin in generale, ma nulla più di questo. Infatti, proprio mentre viene scritto quest’articolo, il progetto “Identità digitale” va avanti a tambur battente in oltre un centinaio di paesi nel mondo, senza segni di pericolo imminente.
Sé da un lato questa presa di posizione di Hong Kong è certamente importante, non va sovrastimata nel suo essere, dato che si tratta comunque di un mercato ridicolmente piccolo e dall’importanza più simbolica che altro.
Infatti questo è, per l’appunto, un mero campanello d’allarme. Siamo certi che Worldcoin non voglia rischiare un’ondata di ban in altri paesi, cosa che potrebbe arrivare se finisse nell’occhio del ciclone da parte di questi enti.
Allo stato attuale delle cose, non ci sono segnali che possano far presupporre uno scenario come questo, ma è necessaria cautela da parte di Worldcoin. Certamente questo ban sarà un qualcosa sul quale riflettere e, se possibile, cercare di lavorarci su, dato che è importante per la salute del progetto evitare che troppi regolatori inizino a puntare gli occhi sulla privacy
di Worldcoin.
Cosa significa questo stop per il prezzo di Worldcoin
Ma, quello che agli investitori più importa, è certamente il prezzo che Worldcoin ha assunto dopo la pubblicazione di questa notizia. Come ha reagito la moneta? Tale reazione fa anche capire cosa ne pensa il mercato del ban appena ricevuto.
Ebbene, per tutti i possessori di Worldcoin, siamo lieti di dire che non c’è stata alcuna reazione significativa da parte della moneta, la quale viaggia su un -2% giornaliero che però è in linea con il comportamento di tutti gli altri asset.
Insomma, nessuno sembra dare troppa importanza a questo ban, il che mostra quanto sia stato poco rilevante nell’economia di Worldcoin e del suo progetto.
Ripetiamo però che, sebbene questo sia stato assorbito senza alcun contraccolpo, potrebbe essere un campanello d’allarme per il futuro.
Sicuramente il token WLD non reagirebbe altrettanto bene a un’accusa simile nel mercato americano o da un’ondata di ban anche se in mercati minori. Gli investitori si trovano ora nella stessa situazione di Sam Altman, ovvero a dover tenere d’occhio la situazione e reagire a nuove possibili informazioni in merito.
Ad oggi comunque, Worldcoin rimane un progetto solido e molto interessante, quindi si più voltare pagina su questa news senza temere per il peggio.