La spesa legata al carburante è quella che pesa maggiormente sulle casse delle compagnie aeree. Vi si aggiunga l’impatto ambientale generato per completare il quadro. Non è dunque difficile comprendere perché una realtà come Wright Electric stia riscuotendo interesse: il suo obiettivo è quello di applicare il concetto di mobilità sostenibile anche ai velivoli.
L’azienda sta progettando un aereo elettrico di linea in grado di trasportare fino a 150 passeggeri, destinato dunque a entrare in competizione con la linea 737 di Boeing. Il vero grande limite per un velivolo di questo tipo è al momento rappresentato dall’autonomia: i test finora condotti dimostrano come sia possibile volare per un massimo pari a 480 Km. Un’evoluzione della tecnologia utilizzata per le batterie potrebbe comunque migliorare questo aspetto.
In alternativa Wright Electric non esclude la possibilità di impiegare una soluzione ad alimentazione ibrida, un po’ come avviene con le automobili. Ciò nonostante, quello dei voli a corto raggio è un business che rappresenta il 30% dell’intero mercato legato al traffico aereo, muovendo ogni anno 26 miliardi di dollari.
Si ricorda che l’impatto ambientale legato al traffico in volo non è riconducibile esclusivamente alle emissioni dei motori, ma è da attribuire anche all’azione delle scie di condensazione: particelle di fuliggine sono espulse insieme a vapore acqueo, causando così la formazione di cristalli di ghiaccio che stazionando nell’atmosfera provocano la generazione del cirro e di conseguenza costituiscono una schermatura per la zona sottostante, contribuendo all’innalzamento della temperatura.