Colui che ha aiutato a fondare Wikipedia, l’encilopedia libera online, ora ci prova di nuovo coi social network. Si chiama Wt:Social ed è un social network focalizzato sulle notizie collaborative, che ha già raccolto decine di migliaia di utenti in tutto il mondo. La piattaforma discende da WikiTribune, lanciato circa due anni fa dallo stesso Wales.
WikiTribune è una piattaforma all’interno della quale volontari e giornalisti, similmente a Wikipedia, confezionano notizie neutrali e assolutamente prive di elementi non verificati. Tutto molto diverso da quanto si vede su Facebook, dove le fake news proliferano e si può anche pagare per amplificare il messaggio.
My new social network https://t.co/x4CpI3XgDz now has over 25,000 members and growing. That's growth of 23,500 in a week. 1/
— Jimmy Wales (@jimmy_wales) November 6, 2019
Appena si accede al sito si legge la motivazione dell’esistenza di questo social, che ha l’intenzione di discostarsi, di molto, rispetto all’attuale offerta. Ecco cosa si legge:
I social network sono cresciuti e hanno amplificato la voce di cattivi attori in tutto il mondo. Le fake news hanno influenzato eventi globali, e gli algoritmi si curano solo dell'”engagement”, continuando a rendere le persone dipenenti dalle piattaforme. WikiTribune non venderà ami i vostri dati. La nostra piattaforma sopravvive grazi alla generosità di donatori individuali, per garantire che la privacy sia protetta e che il vostro spazio social sia libro dalla pubblicità.
Il progetto Wt:Social è stato anche spiegato dalla co-fondatrice di WikiTribune, Orit Kopel. Si parte dal modelli di finanziamento: i contenuti di scarsa qualità sono sostenuti solo dalla pubblicità, insomma dal modello Facebook, che incassa il 90% dei ricavi dalle inserzioni su smartphone. In questo caso l’engagement ha una priorità sulla qualità del contenuto.
What is this? This is an evolution of the concept of WikiTribune as I came to realize that the problem of fake news and low quality content is as much about social networks (facebook and twitter in particular) as it is about news sites. 3/
— Jimmy Wales (@jimmy_wales) November 6, 2019
Dopo due anni a cambiare quindi è proprio WikiTribune, con la parte social che rappresenta il cuore del progetto e il motore di un modello di informazione sperimentale. Non c’è né pubblicità né paywall: appena entrati ci sono diversi topic in cui l’utente può entrare, da discutere o modificare. proprio come Wikipedia il modello si sostiene tramite le donazioni.
Wales vuole scardinare il modo in cui oggi si usano i social network. In una serie di tweet ha spiegato i concetti alla base di Wt:Social: cosa succederebbe se si eliminassero gli annunci mantenendo gratuito l’accesso? Insomma far pagare alcuni, quelli che davvero ci tengono alla libertà della rete, per beneficiarne tutti.