Non c’è dubbio che ad oggi Samsung e Apple siano le due principali aziende a trascinare il settore degli smartphone. Se da un lato Cupertino è stata la prima a riuscire a far diventare questi prodotti dei veri e propri status symbol, è altrettanto vero che Samsung, con la linea Galaxy, rappresenta attualmente uno dei principali protagonisti del settore, con un numero di pre-ordini davvero impressionanti per il suo ultimo gioiello, il Galaxy S III.
La notizia di oggi non riguarda però guerre di brevetti o risultati di vendite, quanto piuttosto l’ironia pungente utilizzata dalla mela morsicata. Durante il keynote del WWDC 2012, in cui è stato presentato anche iOS 6, l’assistente vocale Siri ha infatti fatto alcune battute sull’azienda sudcoreana (“Sono emozionata per i nuovi Samsung: non i telefoni, i frigoriferi!”), così come sui nomi scelti da Google per le release di Android. Tralasciando le differenze culturali fra Italia e Stati Uniti, dove la pubblicità comparativa da sempre fa uso di ironia consentendo ai produttori di punzecchiare la concorrenza, la mossa di Apple è sembrata ad alcuni un po’ fuori luogo. Il colosso di Cupertino non è nuovo a questo genere di sberleffi, tuttavia nel 2005-2006, quando al timone c’era ancora saldamente Steve Jobs, la campagna contro Windows Vista “Redmond, accendi le tue fotocopiatrici” era stata oggettivamente più sottile e divertente.
Da allora Apple ha raramente menzionato i propri competitor, riferendosi a loro soltanto in caso di comparative sulle vendite. Cosa ha dunque spinto la mela morsicata a cambiare nuovamente strategia? La risposta sembra essere molto semplice: se infatti iPhone e iPad erano fino a poco tempo fa in fortissima crescita, senza veri e propri concorrenti diretti, ad oggi l’accoppiata Samsung e Google minaccia seriamente lo strapotere di Cupertino. L’azienda sudcoreana è infatti riuscita a emergere dal brodo primordiale di Android, affollato da decine di produttori e centinaia di smartphone e tablet differenti, affermandosi come alfiere indiscusso del sistema operativo targato bigG e conseguentemente indossando la maglia di principale nemico di Apple.
Di certo la mela morsicata non ha bisogno di questi mezzi per dimostrare appieno il proprio valore. Il ricorrere a questo tipo di ironia, destinata a suscitare le risa dei sostenitori e lo sdegno dei concorrenti, mostra invece un evidente tensione nei confronti di un mercato sempre più incerto, dove chi per lungo tempo ha vestito i panni del leone rischia di diventare agnello.