Dopo iOS 9, OS X El Capitan e WatchOS, Tim Cook torna per una “One More Thing”: la musica.
Apple Music
L’argomento è introdotto da un video sulla storia della musica, per dimostrare quanto sia importante nella quotidianità delle persone, dal grammofono dei primi anni del ‘900 ai device portatili attuali. Nasce perciò Apple Music, presentato da Jimmy Iovine.
Iovine fa un salto nel passato, parlando di come agli inizi degli anni 2000 il mondo della musica era afflitto da pirateria e download gratuito, finché Steve Jobs non ha lanciato iTunes Store. In un video con Trent Reznor e gli ex speaker di BBC Radio 1, Apple illustra le funzionalità principali del neonato ambiente digitale.
Si parte da una rivoluzionaria piattaforma di streaming, on demand e contestuale alle abitudini delle utente, per continuare con una stazione radiofonica internazionale con speaker 24 ore su 24, quindi con Connect, un social per entrare in contatto direttamente sia con gli artisti che con gli altri fan del mondo.
L’interfaccia è perfettamente integrata in iTunes, con comode sezioni presentate da Eddy Cue. “For You” permette di scoprire brani tramite playlist elaborate da esperti, “New” per conoscere nuovi artisti e “My Music” per godere delle proprie tracce preferite.
Con Beats One, grazie all’aiuto di Trent Reznor e Zane Lowe di BBC Radio 1, la radio diventa internazionale e 24 ore su 24, con due location principali a New York e a Londra. Si tratta dell’evoluzione della radio tradizionale, con l’obiettivo di mettere “la musica davanti a tutto”.
Per presentare Connect, invece, Apple ha invitato il rapper statunitense Drake. Questa sorta di social network permette agli artisti di interagire direttamente con gli utenti, senza necessità di intermediari o promozione. Si potranno condividere immagini, file musicali, video, per un feedback immediato da parte degli appassionati.
Dalla demo sul palco, Apple Music gode di un’interfaccia estremamente fluida, perfettamente integrata nel consueto ambiente di iTunes. Inoltre, consente la riproduzione di video, nonché funzioni contestuali e automatiche così come iOS 9. Ad esempio, il sistema riconosce automaticamente la playlist preferita dell’utente per l’allenamento o per i momenti di relax a casa. Come specifica Jimmy Iovine, non solo algoritmi, ma anche un team di esperti per ottenere il massimo livello di gradimento da parte dell’ascoltatore. Naturalmente, non può mancare l’integrazione con Siri, per gestire la riproduzione musicale tramite comandi vocali.
Apple Music sarà disponibile dal 30 giugno, costerà 9.90 dollari al mese con i primi tre mesi gratuiti, 14.99 dollari per abbonamenti-famiglia fino a 6 persone. È inoltre prevista una versione per Android dall’autunno.