Manca meno di una settimana all’inaugurazione della WWDC 2015, il tradizionale evento estivo di Apple per la presentazione delle novità sul software targato mela morsicata. A pochi giorni dal via ai lavori di San Francisco, arrivano le prime conferme e le altrettante smentite rispetto alle indiscrezioni circolate nelle ultime settimane: spazio alla musica, per la TV tutto rimandato all’autunno.
A fianco di iOS 9 e OS X 10.11, i nuovi sistemi operativi mobile e desktop di Cupertino, sono molte le novità che Apple potrebbe presentare lunedì dal palco della WWDC, in diretta streaming sul sito ufficiale alle 19 del fuso italiano. Si parte dalla musica, con la rivoluzione di iTunes Radio e la nascita del successore del servizio di streaming oggi targato Beats: secondo il Wall Street Journal, entrambi i prodotti saranno annunciati la prossima settimana.
Le anticipazioni rimangono quelle emerse fino a oggi. iTunes Radio, il servizio di streaming gratuito oggi disponibile solo negli Stati Uniti e in Australia, è pronto non solo al salto internazionale, ma anche all’evoluzione. La piattaforma musicale, pensata per rimanere gratuita, diventerà una sorta di enorme radio tematica con tanti canali fra i più variegati, inclusa anche un palinsesto speciale probabilmente realizzato dai grandi nomi, come Zane Lowe, provenienti da BBC Radio 1.
Per lo streaming on demand, invece, la Mela potrebbe trasformare l’attuale Beats Music semplicemente in Apple Music, proponendo quindi un catalogo d’ascolto illimitato per poco meno di 10 dollari al mese. Secondo le fonti statunitensi, in questo caso non vi sarà una sottoscrizione gratuita, forse proprio per non invadere i confini del già citato iTunes Radio. Sempre dagli States si apprende come Apple non abbia ancora chiuso tutti gli accordi con alcune delle principali major mondiali, tra cui Universal Music Group, Sony Music Entertainment e Warner Music Group, ma le contrattazioni sarebbero ormai a buon punto.
Sarebbe rimandato all’autunno, invece, il lancio di un pacchetto televisivo in abbonamento, una sorta di alternativa alla pay TV via cavo o satellitare, con cui Apple sarebbe pronta a sfidare il mercato dello streaming video. Secondo quanto riporta Re/Code, la società di Cupertino non avrebbe ancora siglato sufficienti accordi per una presentazione alla WWDC, così il progetto verrà procrastinato di qualche mese. Si parla della fine del 2015, al massimo l’inizio del 2016, per non meglio precisate questioni di “soldi e tecnologia”, quali l’introduzione di canali televisivi locali, su cui Apple starebbe fermamente puntando. Per il resto, rimangono validi i rumor già emersi: la sottoscrizione potrebbe costare 30-40 dollari, in linea con le normali proposte di pay TV a stelle e strisce. I ritardi accumulati sullo streaming televisivo, tuttavia, non dovrebbero portare a un rinvio anche della nuova Apple TV, regolarmente attesa per la prossima settimana.