Si tratta del software fornito da Maxstream per la configurazione dei moduli wireless XBee utili come moduli “trasparenti” in grado di garantire con semplicità la possibilità di comunicazione wireless, ad esempio, in una rete domotica.
È progettato per essere installato su un calcolatore dotato di un sistema operativo di tipo Windows (i driver di periferica sono invece disponibili anche per sistemi UNIX e Mac).
Il file di installazione che consente di avviare la procedura guidata è presente sul CD contenuto all’interno della confezione che ospita anche i moduli. L’interfaccia grafica di X-Ctu si compone essenzialmente di quattro schermate: PC Settings, Range Test, Terminal e Modem Configuration.
La schermata “PC Settings” consente di rendersi conto di quale sia la porta COM associata al modulo, di effettuare un test di comunicazione per verificarne il corretto funzionamento avendo cura di impostare correttamente il baud rate del modulo e il formato del pacchetto seriale di dati: per default il baud rate è di 9600, i bit di dati sono otto, senza bit di parità e con un singolo bit di stop.
La schermata di “Range Test” è utile per un primo test sul corretto funzionamento dei moduli e, più in generale, per valutare la massima distanza possibile di comunicazione. Per effettuare il test, è opportuno che su uno dei due moduli si inserisca un componente hardware aggiuntivo, il “loopback adapter”, che fa sì che i dati ricevuti dal modulo su cui viene adattato vengano immediatamente ritrasmessi verso la sorgente di informazione. Il test consiste nell’inviare ripetutamente dati e permette di valutare tempi e correttezza nella risposta del modulo ricevente.
La schermata “Terminal” è utile per la comunicazione di dati tra moduli, in quanto consente di tenere sotto controllo l’invio di dati tramite il comando “Assemble Packet” o semplicemente scrivendo nella finestra. È importante conoscere il valore del parametro RO proprio del modulo, che indica quanti caratteri in ingresso è necessario inviare al modulo prima che inizi la trasmissione.
Infine, la schermata “Modem Configuration” fornisce una via alternativa alla “Command Mode” per la modifica dei parametri propri del nodo. Sarà sufficiente cliccare su “Read” per valutare tutti i parametri attuali, in verde vengono evidenziati quelli uguali ai valori di default per tale modulo. Dopo le eventuali modifiche, sarà necessario cliccare su “Write” per renderle permanenti. La funzione “Restore” è invece utile per riportare i valori di tutti i parametri a quelli di default.