Astro Teller è un visionario, su questo non ci sono dubbi. Sua e del suo team l’idea di sperimentare l’impiego di palloni aerostatici per “calare dall’alto” il segnale Internet ai territori ancora colpiti da digital divide con Project Loon, così come l’iniziativa legata alla guida autonoma oggi evoluta nella divisione Waymo di Alphabet, senza dimenticare gli occhiali Google Glass e la loro realtà aumentata. Ora il laboratorio X di Google si è posto un altro obiettivo ambizioso.
Il gruppo mira a sperimentare l’impiego di intelligenza artificiale, machine learning, droni e robotica nel campo dell’agricoltura e più in generale nella produzione di cibo. A svelarlo è lo stesso Astro Teller (all’anagrafe Eric Teller, classe 1970), con un intervento riportato sulle pagine di MIT Technology Review. Il team la scorsa settimana ha partecipato al Global Food Security Symposium andato in scena a Chicago, occasione in cui sono trapelate le prime (seppur scarse) informazioni.
Si parla di un sistema strutturato in modo tale da aiutare gli operatori del settore a pianificare la cura e la gestione delle coltivazioni sulla base delle caratteristiche di uno specifico territorio e per rispondere in modo efficace sul lungo periodo alle sfide poste dai cambiamenti climatici: quando raccogliere, quando e quanto irrigare e in che modo combattere i parassiti che infestano le colture. Ci troviamo dunque ancora una volta di fronte alla dimostrazione di come l’elaborazione di informazioni e Big Data possa condurre all’ottenimento di benefici concreti in pressoché qualsiasi ambito.
Come sempre accade quando tocchiamo l’argomento, non possiamo che ricordare come anche l’Italia, senza scomodare i big della Silicon Valley, si possa fregiare ormai da lungo tempo di realtà impegnate nello sviluppo di soluzioni all’avanguardia dedicate all’agricoltura di precisione. Una di queste si chiama Agricolus ed è un’iniziativa curata dall’azienda perugina TeamDev. Di seguito l’intervista che ci ha concesso un paio d’anni fa il CEO e co-fondatore Andrea Cruciani.