Prima la Sony, pronta ad elogiare i numeri degli ultimi mesi sulla scia dei risultati ottenuti dalla nuova PS3 Slim. Poi Nintendo, data in caduta libera per la prima volta in sei anni. Ora a prendere parola è Microsoft che, in anticipo sulla trimestrale di cassa del gruppo, fotografa lo stato di salute del comparto Xbox promuovendo ancora una volta la propria console e l’intero ecosistema che rappresenta.
Secondo David Dennis, portavoce Microsoft, l’ecosistema Xbox ha macinato qualcosa come 404 milioni di dollari, 100 in più di Sony e 120 in più rispetto a Nintendo. Il calcolo di Redmond ha una sua logica: le console sono oggi soltanto il tramite che avvia ad una serie di costi successivi sui quali viene costruito il mercato e l’intero progetto. Microsoft dalla propria parte ha una community Xbox Live estremamente numerosa (e tra breve arricchita dalle potenzialità di Facebook e Twitter), una console distribuita in quantità, una lunga serie di accessori ed un’utenza particolarmente prodiga nell’acquisto dei videogiochi.
«Il nostro tasso di acquisto sugli accessori è di 4.1, mentre è di 2.2 per la PS3 e di 3.4 per la Wii. Questo rispecchia anche il software. Abbiamo un alto tasso di acquisti che dimostrano quanto gli utenti siano coinvolti dalla piattaforma. Non comprano solo il gioco, sedendovisi affianco senza usarlo. Sono attivi e spendono, e ciò è una gran cosa per il comparto». Le risposte si fanno più elusive in quanto ai prezzi: Dennis spiega infatti come le dotazioni hardware siano progettate e testate con criteri differenti da quelle dei Pc, il che impone sul mercato prezzi differenziati. Il riferimento ovvio è ai meccanismi di storage, che peraltro Microsoft sta per regolamentare con un nuovo update del firmware per fare in modo che gli utenti Xbox possano utilizzare soltanto dischi rigidi convenzionati.
Dennis si prodiga anche nella difesa della Xbox come concept hardware, premiandone le perfomance anche nel confronto impari con la PS3: la bontà della piattaforma permette agli sviluppatori di ottenere i massimi risultati e ciò si rispecchierebbe, nell’opinione di Redmond, in risultati di massima qualità. Non a caso, e qui confluiscono le basi del teorema, nell’ultimo mese si sono venduti giochi Xbox per un totale di 154 milioni di dollari contro gli 88 milioni della Wii ed i 114 della PS3.
I giochi per Natale dovrebbero essere fatti: a meno di sorprese il Project Natal non vedrà ancora la luce, nessuna nuova console dovrebbe sconvolgere gli equilibri e la concorrenza sarà pertanto giocata sul filo dei giochi e nei confronti tra i vari “ecosistemi”. Per questo Microsoft sente di avere le spalle coperte: il mondo Xbox sembra godere di ottima salute.