Caso chiuso: Microsoft ha vinto la sua battaglia legale contro Motorola. La International Trade Commission (ITC) degli Stati Uniti ha stabilito che la Xbox 360 non viola nessun brevetto posseduto dalla sussidiaria di Google. La decisione della commissione arriva circa tre anni dopo l’avvio delle indagini. Nel 2010 Microsoft era stata accusata di aver integrato nella console tecnologie basate su cinque proprietà intellettuali possedute da Motorola Mobility. Nei mesi successivi, quattro brevetti erano stati esclusi dalla causa, lasciando in dubbio solo un brevetto relativo alla comunicazione wireless a breve distanza.
Nel corso dei mesi, lo scontro legale tra Microsoft e Motorola ha avuto esiti altalenanti, con vittorie parziali per l’una e l’altra parte. Ad aprile 2012, secondo un giudice della ITC, l’azienda di Redmond aveva violato quattro dei cinque brevetti, due relativi alla connettività WiFi e due relativi al codec H.264. In seguito all’indagine avviata dall’autorità antitrust, Google (proprietaria di Motorola Mobility) ha deciso di scartare quattro brevetti, in quanto relativi a standard essenziali, per i quali la stessa Motorola aveva promesso di chiedere un compenso equo e ragionevole (FRAND). A marzo 2013, il giudice aveva stabilito che non è stato infranto neanche l’ultimo brevetto in causa, riguardante sempre il WiFi. Ora tutti i sei giudici hanno emesso la sentenza definitiva, in anticipo rispetto al previsto: Microsoft non ha violato nessun brevetto di Motorola. La Xbox 360, che presto verrà sostituita dalla nuova Xbox One, rimarrà sugli scaffali dei negozi degli Stati Uniti.
Ovviamente Microsoft ha espresso tutta la sua soddisfazione per la decisione della ITC:
Questa è una vittoria per i clienti Xbox e conferma la nostra opinione che Google non aveva motivo di bloccare i nostri prodotti.
Motorola ha invece dichiarato che valuterà l’opportunità di rivolgersi alla Corte di Appello Federale.