Il 26 ottobre sarà una data molto importante per Microsoft. Insieme a Windows 8, l’azienda di Redmond rilascerà il nuovo servizio di streaming musicale denominato Xbox Music. Diverse fonti vicine alla società hanno confermato il lancio nello stesso giorno dell’arrivo sul mercato del sistema operativo. Gli utenti avranno a disposizione un enorme catalogo musicale per scegliere le canzoni preferite da ascoltare su Xbox 360, Windows Phone e Windows 8.
La scorsa settimana sono state svelate le funzionalità del servizio: un abbonamento Music Pass da 9,99 euro al mese o 99,90 euro all’anno permetterà di scaricare e riprodurre in streaming un numero illimitato di brani su console, PC, tablet e smartphone. Al centro di tutto si posiziona SkyDrive, il servizio di cloud storage che svolgerà il ruolo di digital locker e di strumento per la sincronizzazione delle playlist tra i diversi dispositivi.
[nggallery id=1729 template=inside]
Microsoft offrirà anche un’opzione per l’ascolto gratuito in streaming, integrando il servizio con banner pubblicitari, in modo simile a Spotify. Entro la data del 26 ottobre, l’azienda ha pianificato la distribuzione di un aggiornamento per la dashboard della Xbox 360 e un update per le applicazioni Musica e Video integrate in Windows 8. L’accesso diretto al servizio tramite il sistema operativo potrebbe, secondo The Next Web, innescare un’indagine antitrust per verificare l’eventuale abuso di posizione dominante derivante dall’indubbio vantaggio rispetto ai concorrenti.
Sempre la stessa redazione ha ubblicato un’indiscrezione secondo la quale Rdio rappresenterebbe un ulteriore tassello del puzzle. La piccola società creata da Janus Friis e Niklas Zennstrom, già fondatori di Skype, potrebbe essere acquisita dal gruppo di Redmond per integrare il servizio di streaming musicale all’interno di Xbox Music. Ciò metterebbe nelle mani di Microsoft oltre 18 milioni di tracce, oltre agli accordi con le major discografiche e l’esperienza nel settore.
Inizialmente Xbox Music sarà disponibile solo negli Stati Uniti ed esclusivamente su smartphone Windows Phone. Successivamente verranno sviluppate app per iOS e Android, mentre per l’arrivo in Italia del servizio non trapela nessuna informazione. Nel nostro paese e nel resto d’Europa, trovare un accordo che soddisfi le case discografiche è sempre stato complicato.