La Xbox One potrebbe in futuro supportare lo streaming dei giochi sviluppati per Xbox 360, utilizzando una piattaforma di cloud gaming simile a Gaikai. Come sottolineato da Albert Penello, al momento si tratta solo di un’ipotesi teorica, in quanto la realizzazione di una simile infrastruttura richiede un’attenta valutazione dei pro e dei contro. Rispondendo ad una domanda inerente la possibilità di implementare un sistema analogo a quello di Sony, Albert Penello ha dichiarato:
Questa è una delle cose che rende il cloud interessante e, allo stesso tempo, difficile da spiegare alle persone.
Il riferimento è alle proteste nate dopo l’annuncio relativo all’obbligo di connessione always-on, che hanno costretto Microsoft ad rapido dietrofront. Se verrà attivato lo streaming dei giochi, gli utenti dovranno collegare la console ad Internet in modo permanente. La Xbox One può sfruttare la connessione a banda larga per l’elaborazione dei calcoli “latency-insensitive” durante l’esecuzione dei giochi. Gli sviluppatori possono spostare sul cloud alcuni task che non richiedono l’interazione in tempo reale, ad esempio la fisica degli oggetti, l’illuminazione o l’intelligenza artificiale, liberando risorse per altri compiti.
Penello ha sottolineato che i server (quelli dedicati a Xbox Live sono 300.000) possono eseguire qualsiasi tipo di elaborazione, ma devono essere considerati diversi fattori: come deve essere realizzato il servizio di streaming, quanto costa e quale sarà l’esperienza di gioco:
Usando i server cloud di Azure, è possibile effettuare cose come il voice processing. Potrebbe essere più complicato fare cose come il rendering di interi giochi e distribuirli alla console.
Oltre alle problematiche di natura tecnica, Microsoft dovrebbe valutare anche la giocabilità dei titoli eseguiti in streaming. Sony ha già annunciato che il servizio Gaikai non sarà disponibile al lancio in Europa, dato che la qualità delle connessioni non garantisce una ottimale esperienza di gioco.