Xbox One, retrocompatibilità: stop a nuovi giochi

Microsoft ha deciso di non aggiungere più giochi alla lista dei titoli retrocompatibili di Xbox One e spiega il motivo di tale scelta.
Xbox One, retrocompatibilità: stop a nuovi giochi
Microsoft ha deciso di non aggiungere più giochi alla lista dei titoli retrocompatibili di Xbox One e spiega il motivo di tale scelta.

La lista dei giochi retrocompatibili per Xbox One è davvero lunga, ma attualmente pare che Microsoft stia rallentando i ritmi di pubblicazione: sono oltre 600 i titoli Xbox e Xbox 360 che possono essere giocati sulla console ammiraglia, ma il team si starebbe adesso concentrando su Xbox Scarlett, la piattaforma di prossima generazione della società americana.

Ecco perché i nuovi giochi delle scorse generazioni introdotti nella lista di quelli compatibili con Xbox One sono sempre meno.

Jason Ronald, partner director di Xbox, ha infatti dichiarato:

Abbiamo ora spostato la nostra attenzione sui giochi Xbox One, al fine di renderli compatibili con il futuro hardware. Dopo questa settimana, non aggiungeremo altri titoli Xbox o Xbox 360 al catalogo di One.

D’altro canto, la società di Redmond si è prefissata un obiettivo tutt’altro che semplice: far girare su Xbox Scarlett non soltanto tutti i giochi di Xbox One, ma anche quelli delle precedenti generazioni. Il motivo per cui Microsoft pare essersi rilassata riguardo all’introduzione di nuovi titoli retrocompatibili nel catalogo di Xbox One è proprio questo: tutta questione di priorità. Va comunque precisato che, nonostante la società abbia detto “stop” ai giochi retrocompatibili per quanto riguarda la sua attuale piattaforma di punta, tutti quelli presenti attualmente nell’elenco potranno continuare a essere giocati.

Nel frattempo, l’azienda ha tenuto la sua conferenza in occasione di E3 2019, dove non solo ha fornito qualche dettaglio sulla console futura ma ha anche parlato in maniera approfondita di Project xCloud, che permetterà di giocare in streaming in modo simile a quanto farà Google Stadia. Sarà interessante vedere quale dei due servizi la spunterà, anche perché ancora non è chiaro quanto quello di Microsoft costerà al pubblico.

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