La nuova console di Microsoft, disponibile in Italia da pochi giorni, è il 40% più piccola della Xbox One. Gli esperti di iFixit hanno smontato la Xbox One S per verificare come l’azienda di Redmond sia riuscita a ridurre le dimensioni, senza sacrificare la possibilità di sostituire i componenti hardware. Il teardown ha permesso anche di scoprire alcune novità nascoste.
La Xbox One S rappresenta un aggiornamento della Xbox One, quindi le specifiche tecniche sono praticamente le stesse. Microsoft ha solo incrementato la frequenza della GPU e aggiunto l’uscita HDMI 2.0a per supportare la risoluzione 4K e la tecnologia HDR10. La versione in vendita integra un hard disk da 2 TB. I modelli da 1 TB e 500 GB saranno disponibili nei prossimi mesi. Nonostante le dimensioni inferiori, l’alimentatore è interno.
L’accesso ai componenti hardware è facilitato da clip in plastica e poche viti. Il disco rigido da 2 TB è uno Spinpoint M9T a 5.400 rpm prodotto da Seagate con 32 MB di cache e interfaccia SATA III, quindi più veloce del SATA II presente nella Xbox One. Gli utenti possono eventualmente sostituirlo con un SSD, perdendo però la garanzia. Anche l’unità ottica (un lettore Blu-ray Ultra HD) può essere rimossa con semplicità. Le vibrazioni durante il suo funzionamento sono attutite da alcuni bumper in gomma.
A questo punto, dopo aver scollegato l’alimentatore e svitato il sistema di raffreddamento (dissipatore in alluminio, heat pipe in rame e ventola da 120 millimetri), si può accedere alla scheda madre sulla quale sono saldati il processore AMD Jaguar a 1,75 GHz, 8 GB di RAM DDR3 (Samsung), 8 GB di memoria flash (Toshiba) e altri componenti secondari. Al termine del teardown, iFixit hanno assegnato un punteggio di 8/10, quindi la Xbox One S è facilmente riparabile.