One non è solo il termine che Microsoft ha scelto per descrivere un sistema “tutto-in-uno”, in grado di eseguire qualsiasi tipologia di contenuto multimediale, ma anche il termine che indica una caratteristica esclusiva della console. La Xbox One, infatti, esegue tre diversi sistemi operativi che cooperano tra loro per offrire all’utente un’esperienza d’uso di alto livello.
Microsoft ha progettato un sistema operativo basato sul kernel di Windows 8 e ottimizzato per la console. Questo è il software che verrà usato per eseguire le applicazioni, come Skype, e tutti i contenuti differenti dal gioco scaricati dallo store. Un tecnologia di virtualizzazione, simile ad Hyper-V, verrà usata per assegnare le risorse di sistema ad un Xbox OS dedicato, quando l’utente eseguirà un gioco. Xbox OS è un’entità separata, quindi non verrà coinvolto dagli update previsti per la parte Windows. Il terzo sistema operativo svolge invece il ruolo di intermediario, consentendo ai due SO precedenti di scambiarsi le informazioni.
L’approccio scelto da Microsoft permette di creare diversi “strati” full HD a 1080p generati in modo indipendente e sovrapposti l’uno all’altro: ciò consente, ad esempio, di effettuare una video chiamata con Skype durante una sessione di gioco. Il triplo sistema operativo è anche la soluzione scelta da Microsoft per sfruttare la funzionalità HDMI Passthrough, con la quale è possibile mostrare l’output di una sorgente esterna in una finestra, mentre sono in esecuzione un gioco o un’applicazione. Non è noto al momento il livello di cross-compatibilità tra le app per Windows 8 e quelle per Xbox One. Tuttavia, il passaggio da una piattaforma all’altra dovrebbe essere abbastanza indolore.