Xiaomi ha iniziato l’espansione nei mercati europei con l’apertura del sito in lingua spagnola e dei primi store fisici a Madrid. Successivamente è stata avviata la vendita su Amazon Italia e MediaWorld. Il produttore cinese ha ora annunciato una partnership con CK Hutchison per la distribuzione di smartphone e altri device nei negozi Tre di sei paesi europei, tra cui l’Italia.
CK Hutchison è un conglomerato multinazionale presente in oltre 50 paesi, quindi l’accordo permetterà a Xiaomi di accelerare l’espansione internazionale, sfruttando la rete di vendita dell’azienda di Hong Kong. Gli smartphone Xiaomi potranno essere acquistati negli store dell’operatore telefonico Wind Tre in Italia, oltre che in Austria, Danimarca, Irlanda, Svezia e Regno Unito. Altri prodotti dell’ecosistema Mi saranno disponibili nei negozi del gruppo AS Watson in Irlanda, Regno Unito e Olanda.
Gli utenti avranno quindi la possibilità di acquistare i dispositivi Xiaomi nei negozi ufficiali. Difficilmente però i prezzi saranno paragonabili a quelli cinesi, considerate le maggiori tasse applicate in Europa, soprattutto in Italia. In ogni caso, il rapporto qualità/prezzo rimarrà il principale vantaggio rispetto ai diretti concorrenti. Lei Jun, fondatore e CEO di Xiaomi, ha promesso che il margine di profitto non supererà mai il 5%, in quanto non è giusto vendere a 600 euro uno smartphone che costa 300 euro.
Il produttore cinese si prepara a sbarcare nella Borsa di Hong Kong con una IPO di 10 miliardi di dollari. Secondo Bloomberg, Xiaomi ha un valore di mercato di circa 100 miliardi di dollari.