Xoonia: i contenuti diventano gesture

Cartelloni pubblicitari che riconoscono chi sta di fronte, libri che si sfogliano senza toccarli. Xoonia protagonista al Salone di Torino.
Xoonia: i contenuti diventano gesture
Cartelloni pubblicitari che riconoscono chi sta di fronte, libri che si sfogliano senza toccarli. Xoonia protagonista al Salone di Torino.

C’è una scena nel film “Her” nel quale il protagonista, interpretato da Joaquin Phoenix, attraversa un affollato luogo pubblico perso nei suoi pensieri, quando un enorme screen pubblicitario si anima improvvisamente davanti a lui, catturando la sua attenzione, proponendogli il sistema operativo intelligente (di cui finirà per innamorarsi) come se avesse interpretato perfettamente le sue esigenze. Fantascienza? Non proprio: c’è una startup italiana che ci sta lavorando, e sarà al Salone del Libro di Torino.

Xoonia è una delle startup selezionate al Salone del Libro 2014 e considerando il suo lavoro non c’è da stupirsi, anche se la relazione tra la sua tecnologia e l’editoria non è immediata. La startup, nata l’anno scorso, ha sperimentato le tecnologie touchless inizialmente pensate per l’ambiente business. Lo spunto tecnologico, che ha preso in prestito l’hardware del gaming (come la XBox) e sviluppato software, si è evoluto in qualcosa di sorprendente che ha che vedere con l’advertising e con l’industria dei contenuti. Paolo Salina ne parla con Webnews.

Due economisti e un ingegnere, un terzetto che dice già molto della startup…

E non siamo certo giovincelli. Siamo startupper con Xoonia, ma proveniamo da una lunga esperienza di lavoro. Siamo stati ammessi al programma Bizspark di Microsoft e siamo stati selezionati al Codemotion Milano 2014. Finora però ci siamo autofinanziati. Il nostro obiettivo è quello di trovare un modo potentemente innovativo di aumentare il valore di uno spazio: il valore pubblicitario, quello contenutistico. La tecnologia in cui crediamo è quella touchless, nella quale le persone interagiscono a distanza con lo schermo.

Dal vostro sito si evince che proponete diverse forme di tecnologia, dalla più semplice alla più complicata: ma sono integrabili?

Lo sono. La suite di soluzioni prevede diversi moduli. Il primo, stand-alone, viene venduto per la pubblicità: il monitor si anima davanti a una persona e consente di interagire coi contenuti. Se invece si vuole aggiungere altro, l’azienda lavora a soluzioni di vera e propria comunicazione pubblicitaria.

https://www.youtube.com/watch?v=PYpHF_VlIyI

Le possibilità evolutive di questi prodotti sono stupefacenti: dove si può arrivare?

All’erogazione di una pubblicità cucita sulla persona che la guarda in quel momento, questo nonostante sia trasmessa in un luogo pubblico.

Com’è possibile?

Proviamo ad immaginare un display gigantesco dentro un centro commerciale o in un aeroporto. Un passante rallenta di fronte al display che promuove una certa casa automobilistica. La videocamera individua le caratteristiche della persona: è da sola, è un uomo, ha un certa altezza ed età, allora il display propone una macchina sportiva; è con la moglie e due bambini, ha le valigie, ha un’altra età, il display propone una station wagon.

Ovviamente non è consentito riconoscimento facciale né tag social…

Esatto, quindi il software lavora coi dati che può trattare, ma anche in forma aggregata sono interessanti per l’inserzionista: quante persone si sono fermate oggi davanti a quel cartellone? Per vedere cosa? Per quanti secondi? Cosa cercavano, che età avevano?

Paola Salina è cofounder di Xoonia. Insieme a Francesco Magno e Antonio Polo ha fondato la startup con sedi operative tra Milano e Roma. Al Salone di Torino presenteranno il gesture-book, una delle tante applicazioni della tecnologia touchless sulla quale lavorano.

Paola Salina è cofounder di Xoonia. Insieme a Francesco Magno e Antonio Polo ha fondato la startup con sedi operative tra Milano e Roma. Al Salone di Torino presenteranno il gesture-book, una delle tante applicazioni della tecnologia touchless sulla quale lavorano.

C’è un altro modulo, quello che porterete al Salone.

Lo definiamo “gesture-book”. È nato per caso. In parte l’idea ci è venuta quando un cliente del settore fieristico ci ha chiesto di realizzare il proprio catalogo con questa modalità e abbiamo capito che si poteva estendere a diverse tipologie di contenuti. Le gesture possono modificare e arricchire la proposta di contenuti, sempre in un luogo pubblico: totem per le fiere, monitor interattivi nei musei, brochure, cataloghi, libri, gallerie di immagini e commenti.

Xoonia è indipendente dall’hardware: una strategia commerciale?

Anche, ma è una via suggerita dalla tecnologia stessa. Siamo tra i primi in Italia a poter sperimentare sulla nuova Kinect: una camera 3D dal costo bassissimo che fa perfettamente al caso nostro e delle nostre applicazioni. Inoltre, questa semplicità ci ha consentito di entrare nei mercati internazionali: ad esempio abbiamo appena concluso un accordo commerciale con la Cina.

E come sono, questi cinesi?

La verità? Tremendamente sicuri di sé, preparati, senza barriere ideologiche, interessati e seri. E veloci.

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