Spetta a Greg Sullivan, product manager Microsoft e capo del progetto Windows, far chiarezza sul futuro di Windows XP. Dopo i continui rinvii di Longhorn e le lacune emergenti in un XP uscito ormai nel lontano 2001, in poche ore Microsoft chiarisce le proprie intenzioni: per metà 2004 arriverà il SP2, mentre per la fine dell’anno sarà disponibile una vera e propria nuova versione del sistema operativo. Nome identificativo in Microsoft: Windows XP Reloaded.
Nelle intenzioni di casa Microsoft i due interventi su XP hanno origine e scopo ben diversi. Se il SP2 dovrà migliorare la sicurezza del sistema (un Service Pack di «steroidi» come lo definì Steve Ballmer), pallino di Microsoft dopo gli ultimi attacchi di virus e worm, XP Reloaded per ora sembra più uno stratagemma commerciale per mediare la distanza tra la prima uscita di XP e la futura presentazione ufficiale di Longhorn (2005? 2006? 2007?), in modo da non lasciare troppo spazio temporale fra un sistema e un altro favorendo la concorrenza. Il prodotto, la cui natura è tutta da definire, adotterà le novità introdotte nel SP2 ma si differenzierà con alcune caratteristiche che avvicineranno l’utente all’uscita del successivo sistema operativo targato Redmond.
Le curiosità legate al nome non trovano al momento alcun riscontro ufficiale (le uniche dichiarazioni sul prodotto sono quelle rese da Sullivan, il quale si è limitato a lasciar intendere come XP avrà ancora vita lunga), ma il legame con la filmografia di Matrix pare evidente. Filologicamente il nome non fa una grinza: dopo XP arriva XP Reloaded, che a sua volta anticipa XP Revolution. Ovvero, Longhorn. Questione di codice, in fondo.