In un mondo in cui le comunicazioni avvengono sempre più in formato digitale, specie mobile, la privacy è sempre a rischio. Dal sito Repubblica.it, apprendiamo che esiste un particolare strumento che permette di recuperare alcuni dati memorizzati sulla SIM: XRY.
Come per i PC, i dati rimangono archiviati fisicamente sulla SIM finché non vengono sovrascritti da una nuova serie di byte. Questo principio è usato da diversi software per recuperare i dati che credevamo cancellati per sempre. XRY agisce in maniera analoga, estrapolando i dati archiviati sulla SIM: elenco delle chiamate, SMS, MMS, contatti, calendario, email, foto, video, ecc.. Terminato il recupero dati, questi saranno archiviati in un unico file.
XRY funziona con qualsiasi scheda SIM e può recuperare i dati andando indietro fino a 4-5 anni. La cosa che più fa riflettere è che può recuperare i dati via bluetooth o con connessione a infrarossi.
L’azienda assicura che ogni recupero è tracciato, anche per un futuro uso in sede legale, ma non mancano i rischi di utilizzo fraudolento. Con i nuovi device, tra tutti iPhone e Blackberry, che sono diventati dei mini computer, memorizziamo ogni sorta di dati, comprese password di accesso a banche online e numeri di carte di credito. Un nuovo strumento nelle mani dei cyber criminali?