Neil Young non è solo un musicista, è una leggenda del rock. Oggi 71enne, ha attraversato l’intera evoluzione di un genere musicale, fin dalla sua nascita, scrivendo pezzi indimenticabili e contribuendo a ridefinire la figura del cantautore. Negli ultimi anni si è interessato al mondo della tecnologia, in particolare con il lancio di un lettore musicale (PonoPlayer) indirizzato a chi non ama la compressione tipica degli MP3.
Nel dicembre dello scorso anno l’annuncio della volontà di entrare in un ambito sempre più popolato di offerte come quello relativo allo streaming musicale. Il servizio si chiamerà Xstream e per conquistare una fetta di market share proporrà un’esperienza di ascolto senza compromessi in termini di qualità. In altre parole, Neil Young punta agli audiofili, a coloro che anche nell’era della musica digitale desiderano la fedeltà tipica del vinile e dei supporti fisici. Le prime caratteristiche confermate parlano di una tecnologia in grado di adattare in modo dinamico il bitrate alle performance della connessione utilizzata, così da offrire sempre il miglior compromesso.
A differenza di tutti gli altri servizi di streaming, limitati all’ascolto in una singola risoluzione bassa o moderata, Xstream riproduce la miglior qualità possibile permessa dalle condizioni della vostra rete in un determinato momento e si adatta ai cambiamenti della connessione. Una sola alta risoluzione, perfetta, sulla quale essenzialmente viene effettuata una compressione quando necessario, così da non interrompere lo streaming.
Al momento non sono state rese note informazioni in merito al lancio di Xstream: nessun dettaglio concreto sulle tempistiche necessarie per il debutto, sui territori nei quali sarà resa accessibile la piattaforma né sul prezzo dell’abbonamento. Trattandosi di un servizio che punta tutto sulla qualità del segnale audio trasmesso, è possibile che la spesa mensile possa essere superiore ai 9,99 dollari (o 9,99 euro) delle più diffuse sottoscrizioni premium.