L’era dei domini .xxx è iniziata. Da poche ore i primi domini sono raggiungibili ed il nuovo Top Level Domain è pertanto cosa ufficiale. Per la pornografia online inizia una nuova era, i cui destini sono però ancora tutti da interpretare.
L’ufficialità dell’inizio delle operazioni è testimoniata da apposita pagina ufficiale sul sito della IANA (Internet Assigned Numbers Authority): la responsabilità sulla gestione del registro è accreditata alla ICM Registry, il gruppo che fin dall’inizio ha creduto in questo progetto e che ormai da anni persegue il proprio obiettivo: creare una zona protetta per la pornografia online, un dominio sotto cui portare le garanzie che parte dell’industria intende offrire attorno ai propri prodotti.
L’obiettivo dei domini .xxx è espressamente questo: ospitare contenuti pornografici sotto apposito dominio per offrire maggiori garanzie sui contenuti, maggiori opportunità di filtro e maggior trasparenza sul lavoro operato. I domini sono stati dapprima respinti dall’ICANN sulla scia delle contestazioni sul tema da parte di coloro i quali vedono nel nuovo Top Level Domain una sorta di legittimazione della pornografia. La pressione ed il dibattito successivi hanno però rimesso in discussione tutto quanto ed infine la stessa ICANN ha autorizzato il ricorso della ICM Registry e la successiva approvazione.
Porn.xxx, Sex.xxx, ICM.xxx: sono questi i primi domini attivati. Non indirizzano direttamente a contenuti pornografici, ma lanciano tutti assieme un messaggio chiaro da parte del movimento: “Let’s be adult about it“. L’invito è quello di essere adulti sul domini .xxx, evitare ulteriori discussioni sui risvolti morali della vicenda e lasciare che i nuovi domini possano prendere il largo.
L’industria del porno non è però unita sui domini .xxx. Il nuovo dominio giunge infatti a complicare un quadro della situazione già di per sé complesso, con grande traffico e difficile monetizzazione. I nuovi domini creano una zona protetta che ora andrà compresa in tutti i suoi risvolti, ma la cui presenza comporterà ovvie ricadute sul ricco piatto del porno. Con tutte le ulteriori polemiche del caso.