In piena coerenza con la linea di sviluppo intrapresa con OneSearch, Yahoo! lancia ora Yahoo! Mobile Publisher Service, una suite di servizi diretti a quanti vogliano diffondere contenuti attraverso i cellulari e controllare i loro introiti con sistemi pubblicitari adatti. Il pacchetto infatti prevede l’accesso a Yahoo! Mobile Ad Network e tre servizi completamente nuovi: Yahoo! Mobile Content Engine, Mobile Media Directory e Mobile Site Submit.
Yahoo! offre in questo modo l’innovativa possibilità di scegliere il formato delle inserzioni pubblicitarie che si vogliono integrare, dai banner fino agli sponsored search links. In più dà un totale controllo ai publishers sulla pubblicità, cosa che fino ad ora non era possibile ottenere sui cellulari. Nella medesima direzione vanno anche gli altri strumenti offerti nella suite, tutti strettamente collegati a OneSearch.
Yahoo! Mobile Content Engine è un software che permette a chiunque lo voglia di inserire le proprie informazioni e i propri contenuti dentro OneSearch anche se non sono ottimizzate per la visione su schermi cellulari, Mobile Media Directory è utile a segnalare a OneSearch della presenza di contenuti digitali multimediali come foto, filmati, suonerie, wallpaper, videogiochi, animazioni etc.
Infine Mobile Site Submit è diretto a tutti coloro vogliono segnalare il proprio sito (già ottimizzato per la visione sui piccoli schermi) su OneSearch.
Oltre al suo nuovo motore di ricerca, mobile Yahoo! sembra dunque molto orientato sulla pubblicità, come sostiene anche Marco Boerries, senior vice president dell’unità Yahoo! Connected Life: «Abbiamo iniziato con la ricerca testuale su telefoni cellulari, poi sono venute le pubblicità fotografiche e ora abbiamo quelle in video, quelle nei videogiochi saranno le prossime. Ora per la prima volta chi vuole pubblicare contenuti per telefoni cellulari ha accesso ad un vero network per le sue esigenze».
Ora Yahoo! deve solo convincere gli investitori pubblicitari che il suo sistema sarà adottato da diversi siti e che quindi sottoscrivere un accordo darà loro visibilità. Per fare questo ha stretto contatti con 19 paesi diversi che adotteranno il suo sistema.