Nel 1994 quando David Bohnett e John Rezner crearono GeoCities, piattaforma destinata a diventare in quegli anni un punto di riferimento per tutti coloro desiderosi di costruire la propria pagina o il proprio sito personale, senza dover affrontare le spese legate alla registrazione di un dominio, al mantenimento di un hosting o alla stesura del codice.
Cinque anni dopo, forti di oltre un milione di iscritti, i due ne cedettero la proprietà a Yahoo, per un corrispettivo economico di 2,9 miliardi di dollari.
Oggi, la stessa azienda californiana annuncia la chiusura del servizio entro la fine del 2009.
Giunto al capolinea, GeoCities porta via con sé una fetta di storia del Web, fatta di siti amatoriali realizzati con conoscenze HTML di base e piccole community di appassionati, lasciando posto a portali in pieno stile 2.0 che mettono a disposizione di chiunque potenti strumenti di presentazione e interazione.
Come riportato sul sito ufficiale americano, tutte le pagine oggi ospitate dal servizio rimarranno online fino a fine anno. Cosa invece succederà in seguito al momento non è ancora chiaro, anche se Yahoo ha promesso di fornire maggiori dettagli entro l’estate su come salvare i propri contenuti o trasferirli presso altri servizi.
La decisione è da imputare al difficile momento che la società sta attraversando in ambito finanziario, che nell’ultimo periodo è già costato il posto ad oltre 600 dipendenti.