Se si trattasse di una persona sarebbe un ragazzino che attraversa la fase forse più dura dell’esistenza umana: l’adolescenza. Trattandosi invece di Yahoo, uno dei protagonisti del Web, mondo in cui notoriamente lo scorrere del tempo è assai diverso che nella vita reale, il quindicesimo compleanno rappresenta una vera e propria età della maturazione, quell’età in cui devi assumerti le tue responsabilità perché non sei più un ragazzino.
E Yahoo, che ieri ha festeggiato i suoi primi 15 anni, le sue responsabilità se l’è assunte eccome. L’ha fatto negli ultimi mesi, in cui ha subito una vera e propria ristrutturazione per opera del CEO Carol Bartz, la donna che ha pesantemente cambiato il volto della società al fine di far ritrovare un assetto stabile e virtuoso al gruppo, il quale veniva da troppe scelte, rivelatesi poi sbagliate, che lo stavano portando verso la pericolosa via del fallimento.
L’era Bartz sarà ricordata per i pesanti licenziamenti che hanno snellito gruppo, ma anche per l’accordo storico con Microsoft, che pone Yahoo in una dimensione nuova e forse un po’ lontana dalle origini, ma necessaria per il suo futuro.
In questi 15 anni Yahoo, nato, lo ricordiamo, il 2 febbraio del 1995 per volontà di David Filo e di Jerry Yang, di cui la Bartz ha ereditato il testimone qualche tempo fa, ha saputo farsi spazio nel mare sempre più affollato di Internet con servizi che sono entrati nell’uso quotidiano di milioni di utenti, servizi come Yahoo email, Yahoo Answer o Yahoo Messenger, tanto per citare i più noti.
Sempre a Yahoo fa capo uno dei siti la cui acquisizione si è rivelata forse tra le più azzeccate tra quelle di questi 15 anni di storia del gruppo americano, ovvero Flickr, uno dei punti di forza da cui poter ripartire guardando ad un futuro che si annuncia più roseo seppur non privo di ostacoli dovuti alla concorrenza di altri colossi come Google, ad esempio.
Un futuro da affrontare con ottimismo, quell’ottimismo che deriva dai primi risultati positivi che arrivano dall’opera di riassetto portata avanti da Bartz cui facevamo accenno prima, sapendo di essere ancora oggi, nonostante le difficoltà, un brand di grande richiamo e potendo contare, non va dimenticato, sul supporto di un ex-avversario, ma oggi alleato, che si chiama Microsoft.
In definitiva, in questi 15 anni, il “ragazzino” Yahoo si è dimostrato un punto di riferimento per quanti si sono avventurati nell’universo della Rete, contribuendo a migliorarla e a cambiarla come pochi hanno saputo fare. Ora è arrivato il momento di cambiare di se stesso, di diventare più responsabile e maturo: in una parola più “uomo”, con tutta l’esperienza che deriva da 15 anni vissuti tra grandi novità e soddisfazioni e qualche avventura che ha lasciato il segno.
Comunque sia non resta che dire, in maniera banale ma sempre idonea in queste occasioni: cento di questi giorni Yahoo.