Yahoo vuole Hulu. La strategia di Marissa Mayer sembra delinearsi con una chiara propensione all’attacco, tentando di svicolare il lassismo che aveva attorniato il brand nei mesi scorsi e cercando invece di proporre l’immagine di una azienda frizzante, attiva e con una chiara linea strategica di fronte.
Yahoo vuole Hulu ed è pronta a sborsare per l’affare tra i 600 e gli 800 milioni di dollari. Tutto ciò nelle settimane in cui il gruppo ha chiuso l’affare Tumblr ed ha annunciato il rilancio (sorprendente) di Flickr. Secondo quanto trapelato, l’offerta prevederebbe varie modalità di acquisizione, il che fa ballare il prezzo in una forchetta di 200 milioni di dollari sulla base delle preferenze che il gruppo acquisito potrebbe esprimere. Al momento le parti ovviamente non commentano, ma le fonti sono attendibili e la stretta di mano potrebbe non essere troppo distante.
Hulu è da tempo nel mirino di vari grandi nomi, ma tanto Google, quanto Microsoft, quanto ancora Amazon, si sono poco alla volta defilati puntando su altre proprietà interne. Soltanto Yahoo è rimasto con il cerino in mano, privo di una piattaforma video all’altezza e desideroso al tempo stesso di sfondare nel display advertising. Tutto ruota ora attorno ai diritti ed alla loro durata, ossia al tempo ed al modo con cui Yahoo potrà monetizzare un eventuale accordo.
Difficile comprendere in questa fase anche come il tassello Hulu andrebbe ad incastonarsi nel nuovo puzzle che Marissa Mayer sta disegnando per il gruppo guidato: altre operazioni di acquisto sarebbero imminenti (sia pur se di minor magnitudo) e la spesa complessiva in questa nuova stagione di acquisti andrebbe a sfiorare i 2 miliardi di dollari. Una spesa, quindi, che andrà giustificata nelle prossime trimestrali con argomenti del tutto seri, pena la diffidenza di un azionariato per lungo tempo depresso dopo le debacle che hanno fatto seguito a quella che fu la ghiotta offerta Microsoft per rilevare l’intero gruppo di Sunnyvale.