E terremoto fù. Nelle ultime ore si moltiplicavano i rumor su un possibile accordo tra i gruppi Yahoo ed eBay ed alla fine quanto ipotizzato da JP Morgan non si è rivelata essere una semplice speculazioe quanto piuttosto una felice previsione. L’accordo è stato ufficializzato ed i relativi stock azionari già premiano la scelta delle parti in causa e gli investimenti degli azionisti: +8% per eBay nel Pre-Market, +4% per Yahoo. Vola il Nasdaq, cresce Microsoft, rallenta GOOG.
L’accordo prevede che eBay conceda a Yahoo il controllo della grafica pubblicitaria sulle pagine del proprio portale e per contro Yahoo concede ai propri utenti la possibilità di pagare i vari servizi tramite il noto PayPal (gruppo direttamente controllato da eBay). Non solo: la collaborazione si spinge fino a portare la ricerca di Yahoo sulla toolbar di eBay ed i due gruppi annunciano di ambire nel prossimo futuro ai primi reali esperimenti di Click-to-Call (la possibilità di chiamare una azienda direttamente tramite il click sulla sua pubblicità online).
JP Morgan aveva ipotizzato l’accordo alla luce della perfetta complementarità tra le attività dei due gruppi. Ora vari analisti premiano anche il beneficio ottenibile per entrambi i gruppi dalle azioni di co-branding e le sinergie emerse dall’accordo promettono la nascita di un nuovo polo in grado di contrapporsi con maggior forza al potere di Google e Microsoft. Tanto il gruppo Yahoo quanto il gruppo eBay hanno fatto sapere di non attendersi importanti novità per quanto riguarda l’impatto dell’accordo sui risultati finanziari per l’anno in corso, ma è fuor di dubbio che per il medio periodo il potenziale troverà espressione in nuovi servizi e nuove opportunità.
Accedendo alle promozioni sulle pagine eBay, Yahoo ha la possibilità di mettere a frutto le virtù della propria nuova piattaforma di raccolta pubblicitaria che mira a minacciare il potere detenuto sul mercato dalla AdSense di Google e limitare le ambizioni di crescita del neonato AdCenter di Microsoft. Per eBay trattasi invece di un importante rilancio dopo che le azioni del gruppo si erano deprezzate di circa il 30% da inizio anno (pur con alcuni analisti pronti a scommettere sull’exploit proprio per queste settimane).