Yahoo e Gracenote, questione di lyrics

Sarà il primo database ufficiale e legale di testi di canzoni, verserà i dovuti diritti agli autori e si autoalimenterà con la pubblicità: Yahoo e Gracenote hanno trovato l'accordo ed hanno già acquisito i diritti per i cataloghi Bmg, Sony e Universal
Yahoo e Gracenote, questione di lyrics
Sarà il primo database ufficiale e legale di testi di canzoni, verserà i dovuti diritti agli autori e si autoalimenterà con la pubblicità: Yahoo e Gracenote hanno trovato l'accordo ed hanno già acquisito i diritti per i cataloghi Bmg, Sony e Universal

Uno dei tanti mercati che sopravvivono in un sottobosco di siti indipendenti e non autorizzati è quello dei testi delle canzoni. I siti di lyrics sono molti e molto forniti ma nessuno è affiliato ad enti ufficiali e la loro circolazione non rappresenta dunque ad oggi un business per i detentori dei diritti relativi. Ora Yahoo! ha messo in piedi un database consultabile in collaborazione con Gracenote, società che da tempo si occupa di musica digitale (è la stessa che fornisce ad iTunes il database di ID digitali attraverso i quale il mediaplayer Apple identifica al volo il CD inserito).

Già la settimana scorsa Ralph Peer dell’etichetta Peermusic aveva avuto modo di dichiarare che i siti non ufficiali che diffondono testi musicali sono una questione da affrontare: «pensiamo di poter costruire un sano business intorno ai testi delle canzoni e credo che gli editori possano guadagnare cifre significative, poichè con la popolarità di cui già godono le lyrics in rete gli inserzionisti non vorranno perdere il treno».

La promessa di Yahoo! è quella di fornire un database che non solo sia facilmente raggiungibile, ma anche assolutamente preciso ed affidabile. Certo ancora non ci potrà essere il 100% delle canzoni, ma Gracenote nell’estate si è assicurata la possibilità di sfruttare i brani dai cataloghi nordamericani di Bmg Music, Universal e Sony e ci sono voluti ben nove mesi per controllare che i testi fossero tutti corretti. I termini dell’accordo ancora non sono stati resi pubblici, ma si sa che Yahoo compenserà la quota del diritto d’autore grazie agli introiti pubblicitari ricavabili.

Rimane invece ancora al palo una delle controversie maggiori che attraversa la rete fin dagli anni ’90: lo scambio delle “tablature“, ovvero degli accordi, della trascrizione delle melodie e degli assoli per chitarra e basso, via internet. Il sistema delle tablature, infatti, costituisce uno spartito semplificato leggibile da chiunque e veicolabile attraverso semplici file di testo attraverso il quale negli anni (e tuttora) in maniera illegale sono circolate le partiture di tantissima musica pop e rock. Il più famoso dei siti che fungeva da database, Olga.net, è stato recentemente costretto a chiudere i battenti e ancora si attendono sviluppi in merito.

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