Yahoo sta portando avanti nel Regno Unito un esperimento ambizioso: creare un link tra il mondo online e quello offline. Ed è un link ambivalente, poiché tenta di unire con finalità di tracking bidirezionale anche il mondo dell’advertising online e quello dello shopping in negozio. La finalità ultima è quella di migliorare la raccolta dati e l’affinamento dell’advertising, così che per la prima volta il mondo online e quello offline possano incontrarsi abbattendo il muro che isola le due realtà su dinamiche, sistemi e strumenti impermeabili.
L’idea parte da un presupposto per cui la pubblicità online e gli acquisti offline possono essere messi in relazione tramite strumenti di pagamento. Il progetto Consumer Connect tenta quindi, tramite la collaborazione tra Yahoo e Nectar di tracciare le attività: da una parte l’advertising, ove la pubblicità entra in contatto con l’utente, e dall’altra lo shopping, ove l’utente concretizza la propria spesa. Il sistema tenta di chiudere il cerchio, misurando dall’inizio alla fine l’intero ciclo del marketing. Ed i vantaggi derivanti potrebbero essere di grande interesse.
Yahoo, sapendo cosa acquista l’utente, può affidare la propria offerta pubblicitaria scegliendo in base ai precedenti acquisti conclusi ed alle precedenti pubblicità portate sotto gli occhi dell’utente registrato al programma; gli inserzionisti, da parte loro, potrebbero ottenere programmi basati con maggior sicurezza sul conseguimento del risultato, potendo così contare su performance migliori e maggior affinamento delle tecniche promozionali. Il test vede in prima fila una delle maggiori catene di supermercati del Regno Unito: Sainsbury’s.
Anche gli utenti potrebbero a loro volta ottenere interessanti vantaggi, poiché è facile prevedere la nascita di offerte speciali e sconti in grado di attirare l’attenzione e massimizzare il conseguimento di un risultato che, nella certezza della tracciabilità, esprime tutto il proprio vantaggio commerciale. Il test è in atto su 20 mila utenti utilizzanti tanto Yahoo quanto la carta di fidelizzazione “Nectar”: l’utente che accetta di cedere i propri dati relativi all’uso della carta ottengono in cambio punti extra spendibili in base alle offerte preventivate. Un esperimento similare è in atto da anni anche negli Stati Uniti, ove i risultati delle pubblicità tracciate sarebbe aumentato del 50% grazie alla commistione delle offerte tra il motore di ricerca e la carta fedeltà in partnership.