La SEC americana (Securities and Exchange Commission), cioè sostanzialmente l’equivalente della Consob italiana, ha avviato un’indagine su Yahoo e precisamente sui recenti attacchi cracker che hanno preso di mira il colosso del Web. Quello che la SEC vuole appurare è perché Yahoo abbia divulgato le notizie sugli attacchi con così grande ritardo, comportamento che si è trascinato appresso molte polemiche. In particolare, il Wall Street Journal ha sottolineato come la SEC abbia richiesto a Yahoo tutta la documentazione relativa agli attacchi con l’obiettivo di verificare se le comunicazioni sugli attacchi informatici siano state adeguate con le disposizioni delle normative finanziarie.
Yahoo, infatti, è nel bel mezzo di una delle più importanti operazioni finanziarie della sua storia essendo stata acquista da Verizon per circa 4,8 miliardi di dollari. Yahoo ha rivelato i dettagli del primo attacco subito lo scorso settembre annunciando che oltre 500 milioni di account erano stati compromessi. In questo attacco sarebbero state rubate solamente le password degli account e non dati molto più importanti come le informazioni bancarie degli iscritti. Un secondo attacco è stato invece rivelato nel mese di dicembre. Un attacco definito da più parti come clamoroso perché aveva coinvolto oltre 1 miliardo di iscritti.
Nel mese di settembre, il senatore democratico Mark Warner aveva chiesto alla SEC di investigare se Yahoo ed i suoi dirigenti avessero adempiuto ai propri obblighi di divulgare le informazioni sul primo attacco. Prima di conoscere il secondo attacco, Warner aveva anche spiegato in una lettera alla SEC che le aziende pubbliche come Yahoo sono tenute a rivelare eventi rilevanti che il pubblico e gli azionisti dovrebbero conoscere, soprattutto se questi influenzano l’andamento dei titoli in borsa.
Allo stesso tempo, sei alti senatori degli Stati Uniti avevano detto che il ritardo di due anni di Yahoo nel comunicare quanto accaduto era inaccettabile, ed avevano così chiesto al CEO di Yahoo Marissa Mayer di spiegare perché l’informazione è stata divulgata con così tanto ritardo.
La SEC, dunque, vuole vederci chiaro e capire il perché di questi ritardi giudicati da molti “sospetti”, soprattutto alla luce del fatto che le notizie sono arrivate a poca distanza dalla notizia dell’acquisizione da parte di Verizon. Notizie che hanno poi fatto andare su tutte le furie proprio Verizon che ha tentato anche di rinegoziare l’accordo. Solo sospetti da parte della SEC, ovviamente, anche perché le indagini sono solo all’inizio e parlare di eventuali colpe e sanzioni è assolutamente prematuro.