Nel podio per la tutela della privacy Yahoo intende confermare e consolidare la propria leadership. A questo scopo l’annuncio delle ultime ore va a far leva sulle preoccupazioni espresse dai legislatori europei e statunitensi per forzare la mano limitando all’estremo i dati conservati dal motore per ogni singolo utente. Così facendo Yahoo delinea un nuovo orizzonte nella tutela dell’anonimato e costringe i concorrenti a fare i conti con un nuovo standard.
«Yahoo renderà anonimi i dati di connessione degli utenti entro 90 giorni con alcune eccezioni previste per la verifica delle frodi, la tutela della sicurezza e per l’adempimento di obblighi legali. Yahoo applicherà la policy non solo ai log delle ricerche, ma anche alle pagine viste, page click, ad view e ad click». Secondo quanto spiegato nel comunicato ufficiale diramato, «I responsabili delle business unit e delle divisioni ingegneristiche hanno lavorato con i team di privacy e di data governance per rivedere accuratamente le necessità dei servizi e dei prodotti globali, al fine di trattenere i dati per il tempo minimo indispensabile. Tutto ciò senza modificare la qualità dell’user experience e mantenendo la capacità di combattere le frodi, proteggere i sistemi e venire incontro agli obblighi legali. Gli utenti non noteranno alcuna differenza nell’uso dei prodotti e dei servizi di Yahoo e gli inserzionisti continueranno a sfruttare il nostro innovativo sistema di advertising basato sugli interessi per indirizzare agli utenti solo le pubblicità per loro rilevanti».
Fino a ieri Yahoo aveva uno standard fissato a 13 mesi: con il nuovo annuncio il gruppo surclassa le promesse della concorrenza (6 mesi) e porta a 90 giorni il periodo di tempo in cui i dati rimangono nei server di Sunnyvale tenendo traccia dell’IP dell’utente. Sottolinea Yahoo la totale spontaneità della scelta attuata: « Yahoo potrebbe conservare i dati per un periodo più lungo qualora dovesse sottostare ad ulteriori obblighi legali».
La comunicazione si conclude ricordando come il gruppo sia indicato al 14esimo posto tra le aziende più affidabili in quanto a tutela della privacy (statistica diramata dal Ponemon Istitute e TRUSTe). La citazione non è certo casuale: nella speciale classifica (guidata da American Express) Yahoo è infatti in compagnia di brand quali Facebook ed Apple, è il primo tra i motori di ricerca, mentre il nome “Google” è scomparso invece dalla top20 dopo un biennio in decima posizione.