Motori di ricerca, toolbar e preinstallazioni: il mercato si nutre di certe dinamiche ed il peso specifico dei diversi gruppi sembra stia cambiando radicalmente rispetto a pochi mesi or sono. Non solo la difficoltà di Yahoo è di lunga data e sembra continuare su un trend pericolosamente discendente: alcune notizie trapelate dal Wall Street Journal potrebbero evidenziare un aggravarsi della situazione, una perdita sostanziale di forza contrattuale ed un approfondirsi del buco nero in cui si è cacciato il gruppo dopo le vicende degli ultimi mesi. Dalle proposte auree di casa Microsoft ad oggi v’è un abisso lungo 14 mesi.
Secondo il Wall Street Journal, Yahoo non sarebbe riuscito ad ottenere il rinnovo dei precedenti accordi intessuti con Acer ed HP. In passato il gruppo di Sunnyvale aveva infatti firmato con i due importanti produttori un accordo basato sull’apposizione di una specifica toolbar sui pc in vendita, cosa che garantiva a Yahoo una forte presenza e la possibilità di un introito derivante semplicemente dall’uso del motore tramite la barra preinstallata nei sistemi. Sebbene nessuna conferma sia ancora trapelata, la notizia sembra avere contorni tutt’altro che surreali e l’ufficializzazione verrà presumibilmente a galla nel momento in cui tanto Acer quanto HP avranno firmato accordi alternativi con gruppi diversi.
Ed è infatti così che sembra possa andare a finire: Hewlett Packard sarebbe ormai vicina a Microsoft (Live Search Toolbar), mentre Acer sarebbe in contatto con Google (Google Toolbar). Il Wall Street Journal si spinge oltre, valutando per Yahoo una perdita stimata pari al 3% del mercato statunitense (pari al 15% circa dell’utenza totale di Yahoo) nel giro dei prossimi 12/18 mesi.
Negli States Yahoo raccoglie oggi circa il 20% delle ricerche contro il 63% di Google e l’8% di Microsoft Live Search. I movimenti attuali sembrano però preludere ad una accelerazione nella caduta di Yahoo nei confronti dei gruppi rivali, i quali ora sembrano strappare anche migliori accordi andando ad erodere altre fette di mercato. Google è leader incontrastato, Live Search vola sulle ali della cocciutaggine strategica di Steve Ballmer, mentre Yahoo sembra essere l’anello debole del trio.
La borsa non sembra aver comunque patito eccessivamente dell’inchiesta del WSJ: in una giornata di rimbalzo a Wall Street su tutto il listino, YHOO si contraddistingue per un buon +4.26% che riflette più che altro le notizie macroeconomiche. Il 21 Aprile sarà tempo di trimestrale e nuovi nodi verranno al pettine.