Yahoo prende provvedimenti contro lo spam

Il concorrente di Google prende sul serio la lotta allo spam e stringe accordi commerciali con importanti aziende leader nel settore della sicurezza informatica. In costruzione anche un supercomputer dedicato a filtrare le mail in transito.
Yahoo prende provvedimenti contro lo spam
Il concorrente di Google prende sul serio la lotta allo spam e stringe accordi commerciali con importanti aziende leader nel settore della sicurezza informatica. In costruzione anche un supercomputer dedicato a filtrare le mail in transito.

Lo scorso martedì i vertici di Yahoo hanno dichiarato di essere in procinto di attivare nuovi sistemi contro lo spam che affligge il loro servizio di posta elettronica. Il servizio verrà migliorato stringendo accordi con aziende che hanno sviluppato prodotti commerciali dedicati ma anche con comunità di programmatori open-source.

Tra le aziende coinvolte ci sono Abaca e Return Path
. La prima si occuperà di fornire la sua tecnologia al fine di identificare e bloccare i tentativi di phishing e di spam, facendo in modo che non finiscano nelle caselle di Yahoo Mail. La seconda azienda, Return Path, svilupperà invece un sistema che consentirà ai gestori di mailing list legali di essere informati quando un utente di Yahoo Mail tagga i loro messaggi come spam, al fine di apportare i correttivi necessari alla buona riuscita delle loro operazioni di marketing.

Per quanto riguarda i progetti open source, Yahoo sta sviluppando un progetto dedicato all’intercettazione dello spam con l’aiuto di alcune università americane. In sostanza si sta progettando un “supercomputer”, realizzato mettendo in rete un gran numero di personal computer, che abbia la capacità di distinguere le mail di spam dagli altri messaggi. Lo sviluppo di questo supercomputer fa parte di Hadoop, il progetto open source creato da Yahoo.

Il responsabile delle politiche antispam di Yahoo, Mark Risher, ha dichiarato su un blog aziendale che «i malintenzionati sono continuamente alla ricerca di nuove truffe per racimolare quattrini, ma dall’altra parte c’è sempre un enorme impegno per rendere più sicura la navigazione online».

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