Il matrimonio tra Yahoo e Bing vale negli Stati Uniti e pressoché in tutto il mondo, ma non in Giappone. Nel paese orientale, infatti, il marchio Yahoo vive una vita propria e può portare avanti scelte autonome che da alcune ore vanno anche in direzione contraria rispetto a quanto succede a livello internazionale. Dopo che la stretta di mano tra Yahoo e Microsoft è sfociata nell’accordo per portare Bing su Yahoo, infatti, in Giappone la strada scelta è stata opposta e Yahoo Japan sarà presto supportato da SERP made in Google.
Strano, ma del tutto logico e lecito. Yahoo Japan, infatti, è posseduto da Yahoo soltanto per una quota minoritaria e quindi senza peso decisionale maggioritario da parte di Carol Bartz e dell’entourage di Sunnyvale. Yahoo Japan è invece nelle mani di Softbank, gruppo che da parte sua ha trovato un accordo con Google e che regala così a Mountain View una importantissima fetta del search advertising giapponese. La vicinanza tra Softbank e Google si estende inoltre al mobile, ove il provider ha a disposizione il terzo mercato più ampio nel paese orientale e dove Google controlla da parte sua già il numero due del settore (KDDI).
L’accordo, ufficializzato da Daniel Alegre sul blog di Google Japan, dovrebbe veder concretizzato il passaggio della ricerca a Google entro la fine dell’anno. Sebbene del tutto legittima, l’operazione appare comunque come un piccolo sgambetto che Microsoft si trova costretta a subire: il tentativo di lanciare Bing all’inseguimento di Google dovrà fare a meno delle query giapponesi, le quali invece saranno raccolte da Yahoo ed inviate ai server di Mountain View.
Del resto la novità odierna altro non è se non un semplice ritorno del passato: Yahoo e Google hanno già collaborato in Giappone dal 2001 al 2004, lasciando poi il periodo 2004-2010 alla ricerca proprietaria di Yahoo. Dal 2011 Google torna in sella e mette a segno l’accordo potendosi giovare anche dell’importante traino della realtà mobile su cui il motore leader del settore nutre importanti ambizioni.