La notizia era nell’aria da diversi giorni e le trattative andavano avanti ormai da mesi, ma nelle scorse ore è giunta la conferma ufficiale da entrambe le parti: Yahoo ed Alibaba hanno siglato un accordo che consentirà al gruppo asiatico operante nel campo del commercio elettronico di riottenere il 20% delle proprie quote dalla società di Sunnyvale. Quest’ultimo rinuncia dunque a circa la metà della propria quota di partecipazione, con un incasso prossimo ai 7 miliardi di dollari, di cui 6.3 ottenuti in cash.
In seguito all’accordo, quindi, Yahoo avrà nelle proprie mani ancora un ulteriore 20% di Alibaba, con quest’ultima che in base alle clausole presenti nel contratto firmato dalle due aziende potrà ottenere tale percentuale in caso di IPO al prezzo di collocamento in borsa oppure consentirà alla società statunitense di rivendere tali quote in maniera autonoma. IPO che, secondo fonti vicine all’azienda, non sarebbe al momento un’ipotesi eccessivamente remota, benché richieda molto tempo al fine di valutare la strategia migliore ed ottenere tutte le approvazioni necessarie dalle autorità.
A spingere Alibaba verso l’ingresso in borsa, del resto, è lo stato di forma dell’azienda stessa, la quale nelle ultime trimestrali ha registrato cifre di assoluta importanza, permettendo alla valutazione complessiva della società di spiccare il volo. Quest’ultima ammonta ad oggi a circa 35 miliardi di dollari, ovvero una cifra di gran lunga superiore a quella stabilita nel momento in cui Yahoo è riuscita a mettere le proprie mani sul 40% dell’azienda per circa 1 miliardo di dollari nel 2005. Con questa operazione Yahoo porta ossigeno alle proprie casse in un momento di estrema difficoltà, e tutto ciò in un momento cruciale nel quale il board si trova a fare i conti con un CEO ad interim.
Dopo oltre un anno di tira e molla alla ricerca di un compromesso in grado di soddisfare entrambe le parti, dunque, ecco giungere un accordo che consente a Yahoo di incamerare nuovo denaro liquido di assoluta importanza: secondo alcune indiscrezioni, quest’ultima avrebbe intenzione di distribuire quasi per intero la cifra ottenuta dalla vendita delle quote di Alibaba ai propri azionisti, riappropriandosi delle azioni nelle mani degli stessi per sostenerne il valore e per andare incontro alla base dopo i recenti screzi che hanno anticipato la dipartita di Thompson dal trono di Sunnyvale.