Dopo Google, MSN ed AOL (e Libero in Italia), anche Yahoo Video è giunto a compimento. Il servizio si propone sulla scia di quanto messo a punto dalla concorrenza e la sezione contenente le istruzioni all’uso contemplano una lunga serie di indicazioni per favorire l’approccio all’upload da parte dell’utenza. Sarà interessante capire come e se il nuovo servizio verrà sfruttato in occasione dei prossimi Mondiali di calcio di Germania 2006, manifestazione di cui Yahoo è sponsor ufficiale assieme ad Adidas (Google e Nike hanno sfruttato l’omologo servizio Google Video per mettere a punto la campagna Joga Bonito).
Al momento è di YouTube la collezione di video più importante in rete e MySpace occupa la seconda piazza. Google, Msn ed AOL accumulano in tutto un risicato 10% ma i rispettivi servizi sono molto recenti e il gap da recuperare è ancora notevole. Nel caso di Yahoo sussistono ancora alcuni problemi tecnici (durante le prime prove il servizio sembra dare alcuni problemi in riproduzione) ma le potenzialità anche in questo caso sembrano interessanti.
Nel rendere nota la notizia, Marco Montemagno sul blog di SkyTg24 si sofferma su alcune interessanti questioni relative al fenomeno dei video online:
- il video sharing, come previsto, è il trend dominante del 2006
- l modello di business è ancora tutto da definire: sicuramente ha a che fare la raccolta pubblicitaria ma le modalità sono ancora in fase di sperimentazione
- i siti di video che funzionano sono quelli che hanno una community entusiasta alle spalle in grado di generare contenuti possibilmente su un target ben specifico
- il formato dominante che ha permesso, di fatto, la diffusione dei video online è Flash