YouPorn vendesi, anzi: YouPorn è stato venduto. A cedere le proprie quote è stato il proprietario della Manwin, gruppo a capo di alcuni dei massimi riferimenti dell’industria pornografica online (e dunque titolare di alcuni dei siti più visualizzati al mondo quali Brazzer, RedTube, PornTube, Pornhub ed altri ancora). Con questa cessione Fabian Thylmann saluta la propria creatura: le quote cedute vanno in mano agli altri titolari del gruppo, ridefinendo quindi la proprietà senza subentro alcuno.
La crisi dell’industria pornografica tradizionale è stata in larga parte causata dall’emersione dell’industria del porno online: YouPorn, uno dei massimi riferimenti del settore, è l’emblema primo dell’anti-Playboy in digitale e Fabian Thylmann ne è stato uno dei principali artefici. Ora una sua lettera è stata inviata ai dipendenti del gruppo salutando e ringraziando per la collaborazione: non è chiaro cosa Thylmann intenda fare in futuro, ma per il momento si mette alle spalle il passato e chiude la porta.
Un passato, peraltro, burrascoso. Ai successi di YouPorn e simili, infatti, Fabian Thylmann ha unito anche alcune pesanti accuse per evasione fiscale. I misfatti con il fisco non hanno però cancellato i suoi successi, che lo hanno portato a meritare le etichette di nuovo Hugh Hefner o come il nuovo re del porno. La lettera di commiato è firmata da Fabian e Inka, la moglie: entrambi esprimono rammarico per l’addio al gruppo e descrivono la decisione come la più dura della loro vita.
YouPorn cambia proprietario, ma rimane quel che era: la nuova avanguardia del porno dopo che le conigliette hanno fatto il loro tempo e la Rete ha spazzato via un’industria di pellicola per soppiantarla con una nuova, ed insidiosa, fatta di bit. La cessione potrebbe aver fruttato a Thylmann una cifra approssimativa pari a 100 milioni di dollari.