Continuano i cambiamenti in seno all’interfaccia e alle possibilità legate a YouTube, il sito di videosharing acquisito da Google e da allora alla continua ricerca di una propria dimensione precisa e quanto più monetizzabile posibile. Il portale sta ora cominciando ad aggiungere la funzione di download dei video: con un link apposito nella pagina in questione sarà infatti possibile accedere al download del contenuto.
La cosa in realtà è possibile da molto tempo grazie a software di terze parti. Risalire al link diretto del file video dall’URL YouTube non è molto difficile e sia software che si basano sull’individuazione delle sorgenti Flash sia software che interpretano l’indirizzo possono compiere l’operazione. La pratica si è stabilita soprattutto in seguito alla grande diffusione degli iPod con la possibilità di visualizzazione per i filmati, momento in cui la portabilità si è estesa davvero alla dimensione video.
Al momento solo pochi video consentono l’operazione di download ed i primi sono ad esempio alcuni contenuti del canale del presidente USA eletto Barack Obama. La qualità è molto alta, più alta di quella che si gode visualizzando il video dal sito (anche con l’opzione alta qualità): il formato in cui si scarica infatti è mp4 con codec H.264, così che risulti facilitato anche l’inserimento in device come l’iPhone o l’Apple TV.
L’idea è di diffondere con il tempo la funzione a tutti i canali dando la possibilità ai proprietari del video di autorizzare o meno il download. La differenza in quel caso sarebbe tutta nel fatto che scaricando con software di terze parti non si avrebbe accesso alla versione in altissima qualità.
Come sottolinea il New York Times, la possibilità di scaricare il materiale video comincia a farsi necessaria soprattutto in un momento in cui YouTube, per una certa fetta di navigatori e per un certo tipo di utilizzo, comincia a sostituire Google: mentre il motore tradizionale è una fonte per la ricerca di informazioni generali, YouTube è un punto di riferimento per contenuti filmati e materiale audio/video. Non sarà di certo una guerra quella tra i due motori, ma sicuramente una fetta dell’informazione si sta spostando.