Già da qualche tempo YouTube consente di aggiungere annotazioni sui suoi video da parte dei creatori. Adesso però arriva notizia dell’acquisto dell’australiana Omnisio, una piccola compagnia che ha dato vita ad un software per aggiungere note sui video e comporne partendo da segmenti di altri video già presenti in rete.
Non che si tratti di una tecnologia particolarmente avanzata nè di una sufficientemente stabile: semplicemente pare che Google non sia intenzionato tanto ad acquisire la tecnologia quanto il capitale umano. Comprare Omnisio, quindi, sarebbe più un’operazione di inglobamento di competenze che non di tecnologie. Non è ancora stata rilasciata una cifra ufficiale ma sembra ci si aggiri intorno ai 15 milioni di dollari. Con l’arrivo di Omnisio, peraltro, YouTube abbandona definitivamente il suo Remixer, il tool sviluppato internamente che doveva fare il medesimo lavoro ma che non è mai decollato a causa delle scarse funzionalità maturate.
Curioso che con tutti i problemi di diritto d’autore cui YouTube sta andando incontro (ultimo quello con Mediaset) investa in una tecnologia che sembra fatta a posta per facilitare i mashup e i collage di materiale proveniente da altre fonti. Omnisio inoltre consente anche di creare slide show con audio sincronizzato alle immagini. Simili video infatti nel 90% dei casi sono fatti per raccogliere materiale coperto da diritto d’autore.
Da notare infine il lucroso atteggiamento di Y Combinator, la compagnia precedentemente proprietaria di Omnisio. Negli anni infatti Y Combinator ha dato vita a molte compagnie che poi ha venduto quasi subito ad altri player più grandi. Investendo piccole somme per far partire delle startup, la compagnia poi guadagna somme ingenti e liquide dalla loro vendita: è capitato con Reddit nel 2006, con TextPayMe comprata da Amazon nel 2007, e Auctomatic o Anywhere.FM vendute meno di un anno fa.