Prendendo in considerazione solo ed esclusivamente l’ultimo trimestre dello scorso anno, YouTube ha rimosso complessivamente 8,3 milioni di video caricati dagli utenti di tutto il mondo, per questioni legate alle violazioni delle linee guida imposte dal servizio alla community. Più nello specifico, gran parte di questi per la riproduzione non autorizzata di contenuti altrui. Oggi la piattaforma annuncia una novità legata proprio alla tutela del copyright.
Si chiama appunto Copyright Match ed è un tool già sottoposto a fase di test per circa un anno, che entro la prossima settimana sarà messo a disposizione dei canali che contano almeno 100.000 iscritti (con tutta probabilità più avanti la soglia si abbasserà). I filmmaker lo vedranno comparire all’interno del Creator Studio e raccoglierà tutte le segnalazioni inerenti possibili infrazioni da parte di altri rilevate dal sistema. L’autore potrà consultarle, scrivere al responsabile dell’azione, chiedere a YouTube che venga effettuata la rimozione del video incriminato oppure scegliere di non fare nulla.
La piattaforma sottolinea come, essendo le notifiche frutto di analisi condotte in modo del tutto automatico dagli algoritmi, non sempre corrispondono a un’infrazione. Può accadere infatti che un filmato etichettato dal sistema ricada sotto i termini del “fair use”. Chi gestisce il canale è dunque chiamato a tenerne conto, prestando particolare attenzione, poiché un eventuale abuso dello strumento può portare a penalizzazioni o nei più gravi dei casi all’interruzione immediata della partnership, con ovvie conseguenze sulla monetizzazione. Di seguito riportiamo in forma tradotta un estratto dalla descrizione di Copyright Match fornita dal supporto ufficiale del gruppo di Mountain View.
Lo strumento Copyright Match trova i caricamenti integrali dei vostri video originali su altri canali. Una volta identificata la pratica potete consultarne i dettagli nel YouTube Studio e scegliere l’azione da attuare.