Si accende lo scontro fra GEMA e YouTube, dopo il fallimento delle trattative per raggiungere un accordo tra le parti. Da un lato l’associazione tedesca, impegnata nella difesa del diritto d’autore per circa 64.000 tra autori, band, cantanti e compositori, dall’altra il portale di video sharing. Tutto ha avuto inizio nel 2009, quando allo scadere di un precedente accordo GEMA ha chiesto 12 centesimi di euro per ogni video musicale riprodotto in streaming, una cifra ritenuta troppo elevata da YouTube.
Da allora il blocco alla visione dei filmati per i residenti in Germania, i vani tentativi di trovare un compromesso e una causa legale portata all’attenzione degli organi competenti nel 2010, con l’accusa di aver distribuito materiale protetto da copyright senza autorizzazione. Il risultato del procedimento è stata una sentenza che ha ordinato al sito di installare filtri in grado di bloccare l’upload, da parte degli utenti, di canzoni o clip contenenti brani degli artisti tutelati da GEMA.
L’associazione chiama dunque in causa il German Patent and Trademark Office, per stabilire se la sua ultima offerta pari a 0,375 euro per ogni video riprodotto sia giusta oppure ancora troppo alta come sostenuto da YouTube. Il CEO del gruppo tedesco Harald Heker ha così commentato la decisione.
La nostra posizione è chiara: l’utilizzo di materiale protetto da diritto d’autore va equamente compensato. Fin dall’1 aprile 2009 YouTube ha rifiutato tutte le nostre proposte per trovare un accordo.
Heker si dichiara poi contrario alle modalità scelte dalla piattaforma di Google per comunicare agli utenti perché è impossibile riprodurre alcuni filmati, definendo il messaggio utilizzato fuorviante, in quanto trasmette un’impressione non veritiera in merito all’attività di GEMA attribuendole la responsabilità del mancato accordo. Interpellati sugli ultimi sviluppi della questione, i vertici di bigG rispondono mettendo sul piatto le decine di partnership siglate in tutto il mondo.
YouTube crede che i detentori del diritto d’autore e gli artisti debbano beneficiare dei frutti del loro lavoro. Abbiamo siglato dozzine di accordi con società di questo tipo in oltre 45 paesi, rappresentando un importante fonte di guadagno per i musicisti e una piattaforma utile agli artisti emergenti per farsi conoscere. Le etichette discografiche ricavano milioni di dollari da YouTube ogni anno. Artisti, compositori, autori, produttori ed etichette tedesche stanno perdendo un’opportunità in conseguenza alla decisione di GEMA. Restiamo a disposizione per trovare una soluzione compatibile con il nostro modello di business, così da poter tornare a offrire una fonte di reddito per i musicisti e un’ottimo servizio agli amanti della musica in Germania.