«Siamo lieti di annunciare che la Green Parrot Pictures è stata acquisita da Google!». L’annuncio giunge direttamente sulla homepage del sito Green Parrot, gruppo con base a Dublino e nato dalle ricerche dell’Engineering School of Trinity College.
La conferma giunge altresì sul blog di YouTube da parte del responsabile Jeremy Doig. L’acquisizione porta un valore di sicura importanza all’interno del sito poiché prelude all’introduzione di nuovi importanti strumenti di editing remoto a disposizione dell’utenza. Green Parrot Pictures, infatti, opera per la creazione di filtri in grado di migliorare la qualità delle immagini: gli algoritmi riducono infatti il flickering, consentono la stabilizzazione di immagini mosse e possono migliorare in modo sostanziale la qualità finale del filmato su cui operano.
YouTube raccoglie ad oggi una media di 35 ore di video ogni singolo minuto che passa. L’immensa repository è pertanto un agglomerato di piccoli filmati spesso girati con mezzi di fortuna quali smartphone o piccole videocamere di scarsa qualità. La possibilità di una rapida post-produzione consentirebbe all’utente di condividere filmati migliori e, al contempo, consente a YouTube di migliorare uno ad uno i molti tasselli che costituiscono il suo “palinsesto” online.
«La loro tecnologia ci può aiutare a rendere i video migliori ed allo stesso tempo usare meno banda migliorando la velocità di riproduzione». L’acquisizione è stata pertanto una mossa logica nella direzione di un miglioramento generale del livello qualitativo dei contenuti della repository video più nota al mondo. Non sono stati resi noti i dettagli economici dell’accordo, ma è presumibile una rapida adozione delle nuove tecnologie Green Parrot per fare in modo che YouTube possa avvalersi quanto prima dei vantaggi intravisti nella piccola start-up irlandese.