Anche YouTube sta per entrare nel mondo del videonoleggio online. Manca al momento l’annuncio ufficiale, ma la pagina è già attiva ed è stata scoperta da PC World. Difficile, a questo punto, nascondere l’ambizione del servizio: diventare un nuovo Blockbuster, un punto di riferimento obbligato che non solo porterà nuovi partner nel programma Content ID, ma porterà anche Google al centro dell’ecosistema distributivo dei film sulla Rete.
La pagina si configura come un “YouTube Store“: qualcosa che accedendo dall’Italia si presenta come un marketplace vuoto, ma che negli States sembra raccogliere già vari nomi. “Saw”, “Reservoir Dogs”, “Precious”, “The Cove”: solo l’inizio, ma una base utile ad esplicare il possibile campo di applicazione. Al momento il sito contiene soprattutto piccole produzioni, produzioni indipendenti e documentari, il tutto con prezzi di noleggio tra 0.99 e 4 dollari (i titoli di punta sono però tutti nel range 2/4 dollari).
Per “noleggio” su YouTube si intende l’assenso all’acquisto e la possibilità di visualizzare lo streaming per 48 ore, secondo il classico modello YouTube. Nessun accordo siglato con le grandi produzioni, al momento: per raggiungere tale scopo Google dovrà presumibilmente dimostrare la bontà del proprio modello di business ed offrire le necessarie garanzie in tema di pirateria. 500, comunque, i partner già propri del programma. I pagamenti possono essere effettuati tramite Google Checkout, il sistema di pagamento proprietario del gruppo: un modo ulteriore per imporre anche questo ennesimo strumento made in Mountain View.
Buona notizia per gli utenti: l’aumento dell’offerta è destinato a sviluppare un mercato di ovvio interesse, per la cui esplosione manca probabilmente soltanto il giusto link tra la rete e la televisione (ma anche questo ultimo collo di bottiglia sta per essere superato grazie alle console, alle tv con connessione e sistema operativo ed altre ulteriori proposte di varia natura). Buona notizia per l’industria della produzione: un nuovo ennesimo canale da monetizzare, grazie al quale poter peraltro ottenere buoni riscontri su di un mercato altrimenti fortemente attratto dalla pirateria. Cattiva notizia per il videonoleggio: un nuovo ennesimo strumento che rende evidente quanto un click sia molto più comodo e semplice rispetto alla passeggiata verso il chiosco del ritiro del DVD.