YouTube: meno click, ma più tempo

ComScore rileva come negli ultimi mesi siano diminuite nettamente le pagine viste su YouTube, mentre è aumentato di molto il tempo speso sulla piattaforma.
YouTube: meno click, ma più tempo
ComScore rileva come negli ultimi mesi siano diminuite nettamente le pagine viste su YouTube, mentre è aumentato di molto il tempo speso sulla piattaforma.

ComScore fornisce nuovi dati circa la fruizione di YouTube e sono numeri che segnano una specie di controtendenza rispetto al passato: secondo quanto raccolto, le visite generali sul sito sono diminuite di quasi il 30% dall’inizio del 2012 ad ora, mentre la quantità di tempo trascorso sulla piattaforma è aumentata da marzo 2011 a gennaio 2012, per proseguire quindi con un lieve calo.

Trattasi di una conseguenza dei recenti cambiamenti apportati da Google a YouTube, che sta via via tentando di rendere la propria piattaforma quanto più ottimizzata possibile per l’intrattenimento; dopo aver investito 200 milioni di dollari per creare nuovi canali di contenuto, l’attenzione del gruppo si è spostata dai semplici video virali a quelli meglio strutturati e qualitativi che possano attrarre maggiormente gli inserzionisti. Il 15 marzo, YouTube ha peraltro modificato il proprio sistema interno che va a determinare quelli che sono i filmati più popolari non in base ai click, ma in base al tempo di visualizzazione.

Ecco perché su YouTube sono in calo le pagine viste e in aumento invece il tempo speso sulla piattaforma. V’è da sottolineare che la quantità di minuti trascorsi sul sito è cresciuta nell’ultimo anno del 57%, per giungere a quota oltre 61 miliardi di minuti a marzo 2012, secondo quanto comunicato da comScore. Ciò vuol dire che la durata media di visualizzazione di un contenuto multimediale è aumentata da uno a quattro minuti nel medesimo arco temporale.

L’obiettivo proposto da Google è stato pertanto raggiunto. Un dirigente del gruppo del resto era stato piuttosto chiaro su quelli che erano gli scopi di Mountain View: aveva infatti spiegato che «vogliamo che gli utenti guardino di più e facciano invece meno click, una cosa migliore per loro perché significa fare meno click per arrivare al video che desiderano vedere». Il che, sull’altra faccia della moneta, significa maggior tempo passato sulla pagina a beneficio del display advertising e di nuove forme di pubblicità da integrare sulla pagina o nel filmato in riproduzione.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti